venerdì 13 gennaio 2017

LA TENACIA DI MARCELLO PITTELLA


                                  
Il Presidente della Basilicata Marcello Pittella

C'è un vocabolo nel dizionario della lingua italiana che fa riflettere, per quanto in genere poco usato.  Il termine è tenacia che Marcello Pittella, Governatore della Basilicata, utilizza riferendolo al suo comportamento e alle sue scelte, in particolare. 
Lo ripete a  conclusione della conferenza stampa d'inizio 2017 scambiando qualche battuta con i giornalisti che gli pongono mille domande sul petrolio, sul pil, sui progetti per il nuovo anno e anche sulla sua ricandidatura eventuale alla guida della Regione Basilicata. Senza escludere il capodanno Rai che ha acuito una falla assurda e, starei per dire, inqualificabile tra Potenza e Matera, proprio nel momento in cui ci sarebbe bisogno di due realtá perfettamente coese, impegnate su un unico fronte della costruzione del domani. E non certamente schierate sul fronte del campanile, inutile e sterile quanto mai.
Oltre ad annunciare in prima persona i risultati raggiunti, Marcello Pittella fa parlare i numeri. Come si fa a dargli torto? Una terra che sta ingranando la marcia giusta, che ottiene dei riscontri positivi, che fa parlare di sè in campo nazionale, non è la Cenerentola. Certo per la lotta alla disoccupazione, specie quella giovanile, il cammino non è affatto breve. Per altro verso paragonando gli sforzi di oggi a certo immobilismo di un passato più o meno recente, più o meno lontano, il raffronto non regge. Su questo non possono esserci dubbi.
I punti sui quali tuttavia si continua a lavorare, precisa il Presidente, sono dieci: dal Patto per il Sud fino ad arrivare ad un accordo quadriennale con la Rai per il Capodanno. Ma non soltanto per quello. Passando per una Riforma sanitaria, in linea con le scelte del Governo, che affronti con realismo il piano disabilitá in un'ottica effcie ete e rinnovata negli obiettivi..
Il tema poi di Sviluppo Basilicata, una struttura da rifinanziare per imprimere una spinta alla politica per le imprese, ha avuto un posto centrale anche con l'intervento di Giampiero Maruggi, Amministratore unico di SB, una realtá nella quale Pittella per primo continua a credere cercando di valorizzare un patrimonio messo in piedi e risanato dai debiti dallo stesso Maruggi con risultati apprezzabili.
La conferenza ha messo in luce tuttavia anche dei toni critici, in relazione alla capacitá di spesa ed ai pronunciamenti della Corte dei Conti. Toni da considerare positivamente se si guarda agli orizzonti da raggiungere e all'importanza della nuova linfa con cui alimentare la macchina Basilicata.
Ciò che conta in ogni caso è lo stile del "conducente" che non accetta di fermarsi e non si accontenta di portare avanti una politica al minimo sindacale. Il minimo sindacale sarebbe una forma di governo asettica, senza molte pretese, e in particolare senza slancio, capace al massimo di mettere qualche tassello un po' di qua e un po' di lá. Ma questo non è nello stile del Governatore, è emerso dalla Conferenza stampa. Ovvio, lo si sapeva giá prima. 
Marcello Pittella è impegnato su vari fronti pur di puntare alla svolta sia sul piano meramente gestionale in ordine alle risorse disponibili, sia soprattutto in rapporto alle questioni che la politica pone e affronta spesso in un clima non perfettamente orientato (volendo usare un eufemismo), per non dire di scontro e di incertezza prevalente.
Ecco la sfida  che parte da diversi punti. La sanitá con l'obiettivo di un Irccs della reumatologia, un settore che richiama pazienti da numerose altre regioni italiane. Poi le risorse, la natura e l'ambiente con un turismo in crescita che fa leva su Matera 2019, grande volano in grado di alimentare il bisogno di sviluppo del settore, e una serie di fattori dai quali può dipendere il futuro di intere aree.
 A queste condizioni una candidatura di Pittella per un secondo mandato alla guida della Basilicata sembra quanto meno inevitabile, anche se il Presidente preferisce sfiorare l'argomento, un po' per sua natura che lo rende incline ad essere cauto nelle valutazioni e nelle scelte, ma soprattutto per avere ragione di un clima in cui sembra accadere davvero di tutto, in un turbine di pareri contrastanti e di opposte tendenze, tutte determinate a far leva sulla realtá presente e futura per modificarla in maniera non sempre comprensibile e razionale.

Nessun commento:

Posta un commento