venerdì 20 gennaio 2017

LA BASILICATA NON PIÙ PERIFERIA DELLA SCIENZA


                              
Uno dei padiglioni dell'Ospedale San Carlo 


Fino a qualche tempo addietro, per un'abitudine abbastanza consolidata e mai prima d'ora messa in discussione, la Basilicata era considerata una terra marginale, refrattaria alla scienza. Una periferia in ogni caso. La terra dai piccoli numeri e dalle piccole capacitá, secondo alcuni.
Oggi questo antico retaggio può dirsi in larga misura superato. Il centro di Geodesia spaziale di Matera guarda le stelle, anzi le radiostelle, le studia e le analizza catturando una miriade di dati, mentre in campo medico la reumatologia del San Carlo di Potenza, diretta dal prof. Ignazio Olivieri, ha assunto un rilievo nazionale e non solo. Lunga lista di pazienti, anche da regioni lontane, e una fama che non ha nulla da invidiare ad altri centri. 
Ora per la reumatologia del nosocomio potentino si delinea la possibilitá concreta di diventare un IRCCS, istituto di ricerca e cura, traguardo importante non per il solo ospedale potentino, ma per la Basilicata e per questo Mezzogiorno.
Pazienti curati con impegno dall'intera equipe di medici della struttura e soprattutto oggetto di studio e ricerca. Un obiettivo nel quale credono non certamente in pochi ma, a cominciare dal Presidente della Regione, Pittella, a crederci  appunto sono in tanti e a ragion veduta. Lo conferma lo stesso direttore generale del San Carlo, Rocco Maglietta, anche lui medico e testimone della "rivoluzione" avvenuta in questi anni, in cui l'ospedale potentino ha saputo valorizzare dei talenti per migliorare i livelli di assistenza.
"Ho sempre ritenuto che la ricerca, l'approfondimento, lo studio sono condizione indispensabile per dare lustro e dignitá al nostro lavoro. Un impegno imprescindibile per me", dichiara il direttore Olivieri che recentemente ha superato anche lo scogio del titolo accademico di docente universitario, partecipando a un regolare concorso.
Il responsabile della reumatologia ha al suo attivo oltre trecento pubblicazioni di articoli su riviste scientifiche internazionali, che hanno ottenuto larghi consensi in ambienti qualificati. 
Con la semplicitá che lo distingue, Olivieri parla della Basilicata "che non può essere considerata l'ultima della classe ma che legittimamente aspira a un riconoscimento corrispondente alle sue reali potenzialitá."
Molti gli attestati alla sua attivitá professionale, attribuiti a Olivieri: personaggio dell'anno 2016 e poi un omaggio meritato dai Maestri del lavoro per le qualitá umane e professionali, come sostiene il Console di Basilicata dei Maestri, Antonio Papaleo.
Aggiungo una riflessione. Un medico del genere è motivo di orgoglio per tutti, pazienti e non. Lucani e non.
Del resto il discorso sulla scienza non va sottovalutato: se fino a ieri questa terra del Sud era ai margini della vita nazionale, oggi non lo è più per merito di chi lavora, fino a sacrificare il suo riposo e il suo tempo libero. Rinunciando magari a far quattrini, ma offrendo alla sua terra, è il caso di Olivieri, una grande e irripetibile opportunitá, con la prospettiva di guardare avanti con fiducia. Complimenti prof. Ignazio.

Nessun commento:

Posta un commento