domenica 2 ottobre 2016

DALLE CAMPANE DI VIGGIANO A MONACO DI BAVIERA


                           
                           Mons. Ganswein a Viggiano (foto R.De Rosa)

Il giorno della inaugurazione delle campane sul sacro Monte di Viggiano si collega ad altri eventi di portata storica. Non è un fatto sporadico, destinato all’oblio. Tutt’altro. Un giorno premonitore che ha avuto la capacità di annunciare altri fatti di cui si parla.
Quel mattino limpido di fine agosto ha un protagonista d’eccezione, mons. Georg Ganswein, segretario particolare di Papa Benedetto XVI, che in  un lungo articolo pubblicato dal Corriere della Sera parla della personalità del Pontefice emerito, mette a nudo piccoli e grandi eventi sconosciuti ai più, traccia un profilo inedito del Papa sofferente e quasi cieco che rinunciò alla sua missione non certo per dissapori o contrasti interni alla curia, ma per seri  motivi di salute. 
Lo spunto lo fornisce un libro intervista del giornalista tedesco Peter Seewald, presentato a Monaco di Baviera da mons. Ganswein. Un libro verità che fa conoscere meglio il teologo Ratzinger, il suo essere Papa e uomo. Sacerdote e successore di Pietro. Ma c’è di più. La presentazione del libro è l’occasione per comprendere anche la figura di mons. Ganswein che quel mattino di fine agosto, poco più di un mese fa, si arrampicò sul Sacro Monte di Viggiano con l’umiltà di un pellegrino e la semplicità di un uomo come tanti, felice di gioire insieme ai lucani per un evento straordinario, accaduto nella terra del petrolio che è anzitutto la terra di Maria.  
Lo aveva invitato in Basilicata don Paolo D’Ambrosio, rettore del Santuario di Viggiano. Invito accolto con molta spontaneità e con gioia. 
Questo particolare deve far riflettere. Il segretario di Benedetto pronunciò un’omelia, su al monte, in una chiesa stracolma di gente che vedeva nelle campane del santuario un segno della grandezza di questa regione. Ecco dunque la Basilicata del terzo millennio, pronta a mettersi in marcia.
Dalle sue parole, quella domenica, apparve chiara l’ammirazione per la terra di Maria: un uomo venuto da lontano che prega e spera insieme ai lucani. Per il domani dei giovani, per il futuro di una terra che attende da molto una svolta significativa. 
Un evento da non dimenticare alla vigilia della visita di Papa Francesco che tutti, a cominciare dal sindaco di Viggiano, sperano possa tradursi in realtà nel prossimo anno. 
Dietro a questa speranza c’è l’attesa di un giorno migliore di cui mons. Georg Ganswein si fece interprete e portavoce.  E non è certamente poco.
    


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