sabato 22 marzo 2014

CALVELLO, A TU PER TU CON IL PARCO E IL PETROLIO


LA FORZA DELLE IDEE METTE IN MOTO L'ECONOMIA

Calvello, un paesino di montagna del potentino. Ha una caratteristica. Dá subito una bella immagine di sé: ben messo, pulito, accogliente e non solo. Ma governato bene in modo da evitare che la gente vada via e i giovani prendano altre strade con l'unica conseguenza di uno spopolamento senza alternative. 
Qui il Parco nazionale dell'Appennino lucano e il petrolio convivono, a conferma della possibilità di mettere insieme energia e ambiente, due aspetti della vita quotidiana che a Calvello hanno davvero il senso della cose possibili.
Mario Gallicchio, il sindaco economista, considera la sua comunità  una vera realtà laboratorio, tutta protesa verso un nuovo metodo di governo della cosa pubblica. Un metodo in cui gli interessi dei singoli entrano a far parte concretamente del modo di gestire le risorse e di amministrare il comune, per quanto piccolo, ma tuttavia capace di rappresentare un modo nuovo di vivere la realtà locale. Un modo nuovo di fare politica, a volerla dire tutta in tempi di contrasti e perenni contrapposizioni.
"Se l'economia non si sviluppa tra i protagonisti locali della società, la macchina non va avanti. Si blocca con tutte le conseguenze possibili." È la tesi del sindaco che studiando ed esaminando il modello di sviluppo finisce per trovare molte soluzioni al tipo di crescita. Dice infatti di aver registrato un incremento del 35 - 40 per cento nelle varie attività che riflettono una realtá dinamica, per quanto piccola ma significativa ad ogni modo. "È un trend che si nota e si vede. Qui entrano milioni di euro all'anno, soldi destinati ad alimentare i consumi e a mettere in moto l'economia locale, evitando la stagnazione. Stiamo programmando anche altri interventi in modo tale che anche quello che esce fuori deve rimanere in questo territorio. In questa realtà, a mio giudizio, ci sono tra i sessanta e gli ottanta milioni di euro tra poste e banche. Già oggi."  
Filiera sociale, filiera energetica e filiera turistica: ecco tracciato il percorso da seguire, con il turismo da rinnovare e rilanciare mettendo alla base di tutto il parco con le sue risorse, nonostante non manchino i pozzi di petrolio, autorizzati prima della perimetrazione. 
Ma questo non sembra scoraggiare Calvello, giacchè si punta su un progetto fondato su una convenzione con l'ente parco, precisa il sindaco, tendente a mettere in piedi un itinerario percorribile grazie a una  sentieristica adeguata. Una sentieristica d'avanguardia che consentirà al turista-visitatore di vedere le  bellezze naturali con segnaletica, gps e altro ancora. 
Al centro dell'interesse il monte Volturino, bellissima realtá tutta da scoprire e mettere a frutto. Da far conoscere non solo a chi viene da fuori, ma anche ai lucani, ad esempio. 
Le biomasse sono poi un altro dei capitoli virtuosi, sottolinea Gallicchio, attribuendo quasi un potere taumaturgico al legno e alla sua capacitá di alimentare una centrale vera e propria, con l'occhio rivolto all'autonomia e alla produttività. Che sono dati essenziali per far crescere una comunità, di qualunque dimensione.
Alimentare l'economia, dunque, difendendo l'ambiente e battendo la vocazione atavica alla lamentela. Al pianto inevitabile. Anche questa una scelta strategica, evidentemente basata non solo sul denaro, ma sul cambiamento di certe logiche. Su una nuova mentalità, ispirata a criteri diversi sui quali bisognerà costruire il futuro. 

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