venerdì 30 agosto 2013

A MATERA, IN RICORDO DI NICOLA PACE


"È più facile indagare in Calabria o in Sicilia che in Basilicata." Don Marcello Cozzi, Vice presidente nazionale di Libera contro le mafie, non ha dubbi: la Basilicata non è un'isola felice, tutt'altro. È piuttosto una terra in cui si avverte il bisogno di magistrati che abbiano il coraggio e l'integrità morale  di Nicola Pace, il Procuratore lucano scomparso un anno fa. 
Parole che scuotono  la platea, in occasione della cerimonia a Matera che istituisce un riconoscimento, dedicato alla memoria di Pace, per magistrati o inquirenti, persone con un forte attaccamento al  dovere e un senso della legge davvero esemplari.
Tanta gente alla prima edizione di quello che, ha precisato don Marcello, non vuole essere un premio, ma una sottolineatura dell'attivitá svolta per fare non solo terra bruciata intorno ai mafiosi o ai delinquenti organizzati, e per costruire un rinnovato senso della legalitá tra i cittadini e nel Paese, nella vita quotidiana e nelle istituzioni. Ecco lo scopo di Libera.   
Nicola Pace, uomo di legge, con le sue inchieste sui rifiuti, sul nucleare, sui traffici di esseri umani, soprattutto a Trieste, in occasione della sua permanenza nella cittá Friulana. Cerimonia toccante, forse come poche altre nella stagione dell'apparire e del conquistare posizioni di prestigio. Nella stagione del potere che annulla e costruisce tutto rapidamente, quasi con la bacchetta magica.
Uomo di una giustizia vera, consapevole di questa missione, Nicola Pace ha dato sempre il meglio di sè: lo ha riconosciuto  Donato Ceglie, sostituto Procuratore generale a Napoli. Lo hanno ribadito uomini della Forestale,  un corpo al quale il magistrato aveva spesso attribuito compiti e funzioni assai rilevanti. Lo ha detto con le lacrime agli occhi Gianni De Podestá, l'Ispettore forestale diretto collaboratore di Pace nelle indagini più delicate da nord a sud, ma anche all'estero.
In prima linea la testimonianza della figlia del giudice scomparso, Caterina, anche lei magistrato, con tanta voglia di imitare il padre. E con tanto desiderio di essere erede di certi valori.
Libera a Matera, ricordando Pace, ha lanciato una serie di messaggi. Alla societá civile, ma soprattutto alla politica che sceglie e decide. Che opera e guarda avanti, non sempre con la consapevolezza del peso di alcuni gesti e delle responsabilitá che le competono.

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