domenica 16 dicembre 2012

DODICIMILA MILIARDI NELLE BANCHE INTERNAZIONALI E TUTTO VA A ROTOLI




Traspare una preoccupazione piú che legittima sul volto di chi attende dal governo del Paese una risposta ai mille problemi del momento e non riesce ad averla: lavoro, stabilità, mancanza di prospettive per il futuro le questioni che scottano davvero. E sono in tanti ad aver paura. Davvero paura. 
Come si fa a dar torto a chi non arriva a fine mese a causa delle tasse che strozzano le famiglie? Come si fa a non condividere con il disoccupato, con il precario, con chi é sfruttato in nome della crisi il terrore per un futuro incerto e traballante? Per un futuro che non esiste  per chi é debole ma c'é, eccome, per chi é forte e sa dove  reperire le risorse necessarie a garanzia del proprio domani. 
Sullo sfondo le tante possibili scelte politiche in grado  di garantire la vittoria di gruppi o singoli personaggi alle prossime consultazioni elettorali. Vittoria, beninteso, che potrà  fruttare potere e capacità  politica di governare. Capacità di comando, possibilità di primeggiare in uno scenario decisamente confuso. Senz'altro torbido e cupo. 
Senza far clamore Monti  prende un aereo di Stato e corre al vertice del Ppe ma non per adempiere a un dovere istituzionale, quanto per mettere l'ipoteca su uno spazio in cui ancora oggi manca un leader. Un manovratore autorevole. Di qui il balletto delle voci e delle ipotesi su scelte vere e previsioni ancora senza fondamento, mentre Berlusconi si dice pronto a  scendere in campo e contemporaneamente favorevole a fare un passo indietro se il prof. dovesse candidarsi in nome e per conto dei moderati.
Si apprende intanto che la cassa integrazione ha raggiunto e superato  livelli mai finora toccati: un miliardo di ore. E che il debito pubblico, nonostante le politiche restrittive del governo, é a  cifre  da capogiro. 
Governare il Paese secondo un principio di equilibrio e razionalità sembra  dunque impossibile. Oltretutto dilagano da Nord a Sud scandali e inchieste che mettono in ginocchio l'Italia. Nel Lazio come in Lombardia, passando per la piccola e modesta Basilicata dove gli intrecci tra politica e malavita non mancano ed i compromessi appaiono sempre di più come una condizione imprescindibile per trovare il giusto equilibrio politico che consenta di governare. 
Un miliardo di ore di cassa integrazione continuano a creare panico tra i lavoratori. Quali conseguenze porterebbe una ulteriore  impennata di questo dato? Difficile se non impossibile prevederlo anche perché il Ministro dell'economia ed i suoi colleghi di governo non fanno  neppure un minimo accenno a una gravissima eventualità del genere, purtroppo dietro l'angolo. 
Si fa largo in questo scenario un interrogativo angosciante. Quali strade hanno imboccato o dovranno imboccare i dodicimila miliardi di euro custoditi nelle casse delle banche internazionali presenti anche in Italia? La notizia proviene da una fonte autorevole, Romano Prodi, che peró non l'ha piú ripresa né rilanciata da un anno, da quando s'insedió il governo Monti. Un fiume di denaro che puó condizionare l'economia, orientare la vita del Paese, decidere il destino di migliaia di famiglie, determinare svolte o scossoni imprevedibili, incidere seriamente sul debito pubblico. 
Sono questi i silenzi che pesano e fanno paura. Sono questi gli scenari davanti ai quali il popolo "sovrano" é del tutto impotente, se non bloccato e paralizzato. Tenuto all'oscuro di tutto.  

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