venerdì 21 ottobre 2011

LA VIOLENZA NON DA' PACE


E' stato catturato come un animale selvatico, l'ex leader libico Gheddafi, dopo essere stato braccato per mesi dai suoi oppositori che nel momento in cui sono riusciti a stanarlo lo hanno finito con uno o più proiettili al volto, per evitare che la belva potesse reagire. Il volto sfigurato ma quasi imperterrito di fronte alla morte: se non fosse stato per quel grido “non sparate” Gheddafi sarebbe sembrato addirittura indifferente.
Il racconto di questi mesi di bombardamenti e di caccia all'uomo sta tutto in quel viso cosparso di sangue. Un fiume, un lago di sangue. Ma anche la ferocia del dittatore finisce per essere raccontata nei particolari da quella immagine brutale e cruenta che non dà pace a nessuno. Nemmeno a chi ormai non c'è più.
Cosa c'è da aspettarsi, ora? Nessuno può dirlo ad alta voce. Forse può pensarlo immaginando un paese finalmente democratico. Ma questa è e rimane soltanto una speranza!   
                                                                     Rocco De Rosa

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