sabato 9 marzo 2019

POLLINO, OSCAR DELL'ECOTURISMO



                     
Domenico Pappaterra - Pres. Pollino (foto R. De Rosa)

Il Parco nazionale del Pollino nel cuore del Sud, nato dall’esigenza di far valere la priorità della natura incontaminata in uno scenario frequentato da turisti italiani e stranieri, non da oggi, sul quale si orienta l’interesse delle università e del mondo della ricerca per la sua biodiversità, per le sue emergenze. Per la natura dei paesaggi. 
La guida di Mimmo Pappaterra ha fatto di questa importante area protetta il motore di uno sviluppo possibile e di un turismo ecocompatibile, in difesa della montagna e e delle sue risorse legate al territorio. Sicché il riconoscimento attribuito a Pappaterra da Legambiente nazionale, l’Oscar dell’ecoturismo 2019, premia l’attitudine del Presidente delle Pollino e addita alle regioni del Sud un modello di gestione, fondato sul rilancio delle risorse e sull’uso consapevole di quel bene natura che il massiccio calabro lucano rappresenta. 
Nel momento attuale, il premio ha inoltre il significato di un monito per il Governo, anzitutto, a porre in essere tutte le necessarie politiche perché i Parchi del Mezzogiorno non siano semplici aree recintate ma occasioni di una economia in grado di soddisfare bisogni inediti e una domanda si sviluppo corrispondente al tempo in cui viviamo. 
Per l’Appennino poi, dopo le recenti dimissioni del Commissario straordinario incaricato, è auspicabile che il Ministro dell’Ambiente, Costa riesca a garantire livelli di governo tali da mantenere in piedi quel ruolo di sentinella che il Parco deve svolgere nei confronti del petrolio e delle principali emergenze naturali, archeologiche, storiche di cui  è ricco. Una mera gestione ordinaria, tenendo in piedi soltanto gli organi dell’Ente, finirebbe per rivelarsi non solo deleteria, quanto una sorta di boomerang per la stessa Basilicata interna, oggi alla ricerca di reali occasioni di salvaguardia del suo ingente patrimonio. 
Costa è profondo conoscitore di queste realtà e sono convinto che non mancherà di mettere a disposizione un impegno davvero straordinario per superare la crisi del Parco dell’Appennino lucano, Val d’Agri lagonegrese.   


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