mercoledì 6 giugno 2018

MARIA LUDOVICA AGRO', DALLA BASILICATA ARRIVANO STIMOLI E SPERIMENTAZIONI


Gli eventi ultimi della politica e il dibattito in seno alle  istituzioni della Basilicata, Regione in prima linea, offrono l’opportunità di comprendere quale sia il livello dei temi sul tappeto e quale la risposta che si delinea di giorno in giorno. Ma testimoniano anche il respiro, non solo locale, delle questioni in campo. 
Sicchè appare evidente un’attenzione al futuro di questa terra in una prospettiva nazionale che Governo e Parlamento non potranno rifiutarsi di considerare in pieno. E di valorizzare compiutamente. 
C’è in definitiva una questione Basilicata sia per quanto attiene al problema delle risorse, sia per la partecipazione alla bolletta energetica nazionale, sia in particolar modo per la cultura che Matera 2019 sottopone all’attenzione del Paese Italia.
La gestione dei fondi comunitari e le politiche di sviluppo offrono un contributo rilevante per aprire nuovi scenari al problema del lavoro in ambito lucano e meridionale. Le numerose iniziative e la tavola rotonda, coordinata da Margherita Sarli all'interno del progetto nazionale Officina Mezzogiorno, rappresentano una chiave di lettura interessante e una proposta politica di tutto rilievo.  
Si tratta di una “progettazione dal basso” che punta all’obiettivo strategico del raggiungimento di una intesa tra pubblico e privato nel campo della imprenditoria. Un traguardo praticabile, anche se non facile e probabilmente non a portata di mano, che pone i due contraenti nella condizione di dover valutare a fondo sia l’utilizzo delle risorse, sia soprattutto i settori dell’intervento che devono coincidere con una logica europea, sulla quale sarà possibile ragionare. Almeno c’è da augurarsi sull’onda delle pressioni per cambiare in meglio l’Europa di oggi. Quella che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
“Dalla Basilicata - precisa il direttore dell’Agenzia per la coesione territoriale Maria Ludovica Agrò - arrivano stimoli e sperimentazioni: è una regione ricca di intelligenze e sensibile alle frontiere dell’innovazione.” Una fotografia che riproduce fedelmente lo stato delle cose e affida un ruolo guida a questa terra, in cui scienza e tecnologia si fondono con la storia del passato fino a costruire davvero un unicum. 
Intercettare la domanda di politiche pubbliche che viene dal territorio e rispondere con una programmazione all’altezza della posta in gioco. Ecco il punto di partenza delle “Officine di co-progettazione” che rappresentano oggi una sfida per una Europa al passo con i tempi e con le esigenze dei cittadini. Una Europa vicina e davvero presente.         

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