sabato 27 maggio 2017

PAPA FRANCESCO A GENOVA: UNA LEZIONE DI DIGNITÁ



La visita a Genova di Francesco e il faccia a faccia con le maestranze dell'Ilva sono un segno tangibile del ruolo della Chiesa nella difficile stagione del lavoro. 
Chi sono gli imprenditori, quale la loro funzione e soprattutto quale dovrá essere il punto cardine per parlare di una impresa al servizio della collettivitá e non solo degli interessi materiali e personali di chi la gestisce. Ecco lo scenario che la presenza del Papa a Genova ha indicato con un'approfondita interpretazione di questo particolare  momento della vita sociale, in cui la disoccupazione dilagante rappresenta un antidoto alla solidarietá e all'idea di progresso. 
Il Pontefice ha richiamato la Costituzione e quell'articolo 1 in cui si dichiara a grandi lettere la funzione totalizzante del lavoro: non soltanto una componente ma l'essenza della vita.
Ciò che colpisce è la partecipazione delle grandi folle a questo evento e il concetto, più volte sottolineato da Francesco, della dignitá che ciascuno attende dal lavoro.
La chiesa al servizio degli umili, dei giovani, di quanti attendono dalla vita il segno di una svolta. "Quando l'economia passa nelle mani degli speculatori tutto si rovina." Denuncia quanto mai forte e avvertita dai presenti che non esitano ad accogliere le parole del Papa con applausi ed acclamazioni.
Una giornata straordinaria, quella di Genova, con Francesco protagonista e interprete delle esigenze dell'umanitá. Affascina il tono del Papa e la sua inconfondibile lezione di vita proprio mentre in una  Taormina blindata i potenti discutono dei compiti delle nazioni.

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