venerdì 17 febbraio 2017

"MANI PULITE" VENTICINQUE ANNI DOPO



Venticinque anni fa sembrava che la vita di ciascuno e la societá nel suo complesso fossero lì lì per cambiare rotta. Finalmente, commentarono in tanti, un magistrato fa applicare la legge e sbarra la strada alla corruzione, uno dei mali peggiori. Un cancro. Un bubbone che sembrava eterno, inestirpabile. 
Stupore, ammirazione, fiato sospeso a sentire il tintinnio delle manette ai polsi di Mario Chiesa, storico iniziatore del filone di Mani pulite. 
E dal pulpito tuonava Antonio Di Pietro, PM a Milano,  facendo credere che quell'arresto avrebbe smantellato per sempre la cupola del malaffare, sconfiggendo il peggiore compromesso e restituendo a ciascuno il senso della legalitá.
 Uomo passionale, magistrato sanguigno, capace di apparire come il moralizzatore della vita collettiva: il guardiano della legge e della sua applicazione, proprio mentre corrotti e corruttori stavano spingendo il paese verso il baratro.
Gran bell'affare, avere un uomo così. Poi arrivò il giorno delle dimissioni da magistrato, il giorno della politica, nacque l'Italia dei Valori con molti consensi e molti apprezzamenti. Cominciarono però gli scossoni e ci si accorse che erano in pochi ad avere davvero le mani pulite. 
Craxi esule ad Hammamet, altro capitolo tragico della vicenda dipietrista. Mentre il Pm incalzava con le sue accuse, la Repubblica definì Bettino Craxi "Statista esule e martire."
Dopo anni si ritorna alle origini: la corruzione non è stata debellata, diventa anzi frutto di una interpretazione  scientifica degli scenari sui quali si innesta da parte di chi sceglie le strade del crimine. Mancava la fontina  a far da sfondo alla vicenda del magistrato arrestato ad Aosta. Incredibile! 
Intanto l'anniversario dell'arresto di Chiesa evoca nomi cancellati ormai dalla memoria, a cominciare da quello del primo protagonista dell'interminabile  filone. Chi ricorda l'ingegnere legato al Pio Albergo Trivulzio? Nessuno, in realtá. Come nessuno ricorda il nome di Tonino Di Pietro, scomparso ormai da tutte le scene, compresa quella politica.

Nessun commento:

Posta un commento