martedì 26 gennaio 2016

MATERA 2019 - ANGELO TORTORELLI, IN ATTESA DEL PIANO STRATEGICO


                             
                       
"Non ci possiamo più permettere di tergiversare sul piano strategico, l'ho detto al sindaco di Matera. Il primo gennaio 2019 è dopodomani. Dobbiamo capire cosa fare, a fronte di tante e tante proposte che piovono su Matera da molti imprenditori, non solo locali. Il piano strategico è il punto di partenza vero. Un riferimento essenziale e insostituibile."
Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera e responsabile regionale di Unioncamere non ha dubbi: Il 2019 si avvicina  a grandi passi per Matera e non solo. Per la Basilicata e il Mezzogiorno. Una sfida e una scommessa insieme, di fronte alla quale il mondo politico e istituzionale non può perdersi in una miriade di meandri burocratici e in mille discussioni che finirebbero per rallentare Il complesso iter dal quale dipende il risultato finale.
A proposito, ma quali sono gli obiettivi? Il sindaco della cittá, Raffaello De Ruggieri, parla di una crescita proporzionata alla posta in gioco che metta insieme passato e presente rafforzando i capisaldi della scienza, della tecnologia, della modernizzazione. Che metta Matera e la Basilicata sotto gli occhi delle realtá che contano.
Matera 2019 non è un premio servito sul piatto d'argento. Tutt'altro. Questo forse era abbastanza noto. Ma lo è ancora di più oggi, a giudicare dalle tante preoccupazioni che s'innestano sulla vicenda quotidiana di una cittá-territorio alle prese con la possibilitá di dimostrare all'Italia, e non solo, di possedere il necessario dinamismo e tutte le qualitá per imporsi ad un livello ben più elevato di quello nazionale.   Per far parlare di sè quantomeno l' Europa e riuscire a dominare in uno scacchiere in cui modernizzazione e sviluppo sono la cultura del nostro tempo.
 Tortorelli cerca di seguire da vicino l'intero scacchiere dal quale dipende una corretta messa a punto della fase attuale e di tutte quelle che seguiranno. Il momento che la cittá vive impone un ritmo di marcia spedito e assai celere. Ma soprattutto lungimirante.
Uno scenario già in effetti presente,  con tutto l'enorme bagaglio di aspettative e di scelte nell'ambito di quella Europa che rappresenta oggi il vero "collegio giudicante". E forse il banco di prova. Ma ancor più l'elemento di paragone  al quale riferirsi in una dimensione ultranazionale.
Qual è in questo il ruolo delle istituzioni? Anche qui Tortorelli sembra non perdere di vista l'entitá dell'evento che fa leva sul valore di un progetto politico di ampio respiro e di vasta portata, come del resto il traguardo raggiunto impone a tutti gli effetti.
La definizione stessa di capitale europea della cultura  basta da sola a spiegare il tragitto da compiere con un diverso spirito della politica. E con uno slancio capace di  rappresentare la forza propulsiva per la conquista di ben altri traguardi, che non siano il semplice sventolare la bandiera di una cultura del passato, per quanto di tutto rilievo.
"La scommessa consiste in una verifica che noi dobbiamo fare con noi stessi..." afferma il Presidente Tortorelli, dicendo davvero tutto in una sola battuta.
Non un eventificio, come sostiene il sindaco di Matera. Ma c'è anche l'esigenza, prosegue Tortorelli, di affidare questa scommessa a una cabina di regia ( in cui le istituzioni debbono esserci, beninteso) ma che dovrá servire a tracciare il solco all'interno del quale si muoverá tutta la macchina, a partire dalla Fondazione, che è poi un elemento di sintesi. Ma certamente non è tutto.
"C'è intanto da badare molto all'attenzione rivolta dalla Puglia e non solo all'evento del 2019. Gravina, Altamura, Santeramo e altri centri si stanno preparando al decollo con adeguate strutture ricettive che possono offrire grandi possibilità a un turismo internazionale di alto livello. Il tutto incontra la nostra  disponibilitá, a patto che il nostro protagonismo non venga messo in discussione. Abbiamo a disposizione tanti posti letto da Metaponto a Nova Siri, tante possibilità lungo la costa e nell'interno. La nostra capacità di supportare uno sviluppo turistico d'avanguardia non è cosa di poco conto."
Occorre, per questo, avviare una sorta di consultazione diretta  per capire qual è il ruolo dei comuni, delle realtá territoriali tutte, ribadisce Tortorelli.
Certo,  la cittá dei Sassi porta con sè il marchio del cambiamento e della svolta. Un Sud che non è più soltanto Sud ma che vuol significare il senso della innovazione in tutto, a cominciare dalle imprese, fino alla produttività, passando per un uso idoneo delle risorse della Basilicata,  di cui questa terra dispone, sconosciute purtroppo alla grande opinione pubblica nazionale.Acqua, ambiente, petrolio, natura e offerta umana. Ma soprattutto la scienza deve essere un volano significativo, come Marcello Pittella, governatore lucano, ha più volte ribadito. E non c'è da dargli  torto giacchè proprio questa è la base di partenza e insieme il punto di approdo dell'intero scenario che fa di Matera l'architrave di un Mezzogiorno fondato sul coinvolgimento delle forze attive e non più sulla loro marginalità che ha causato finora, specie nei decenni scorsi, disastri incalcolabili.

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