giovedì 20 novembre 2014

SEGNALI IMPORTANTI DAL CONVEGNO SUI DIRITTI DELL'INFANZIA



Un primo risultato  Vincenzo Giuliano, Garante dell'infanzia, lo ha ottenuto, proprio nel giorno in cui è stata celebrata la giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza. E ciò a  poco più di una settimana dal conferimento dell'incarico all'esponente di spicco della scuola e della politica, cosa che  rappresenta beninteso una svolta nel difficile campo dei rapporti giovani istituzioni nella Basilicata del petrolio.
Il risultato consiste  non tanto nell'avere conquistato, da parte di Giuliano, l'attenzione di numerosi allievi delle scuole medie, cosa pure rilevante, quanto l'interesse  di quel mondo che ha spesso sottovalutato l'importanza del problema dei ragazzi a contatto con i socialnetwork e con Internet anzitutto.  Una popolazione spesso sconosciuta, se non addirittura ignorata, una fetta importante della società in una regione dai piccoli numeri che tuttavia non accetta di essere dimenticata. 
Stimolante il convegno,  al Museo di Via Lazio a Potenza, su un tema francamente originale: "Il diritto all'immagine dei minori al tempo di Internet. Non un ragionare generico, ma un'analisi  di quel diritto inalienabile dei giovani e giovanissimi a essere sè stessi sempre, senza doversi privare della loro identità per non diventare preda di mire morbose e di appetiti intollerabili.
Discorsi concreti da parte di esperti e personalità  del settore. A cominciare da quello di Andrea Galgano, docente alla scuola di psicoterapia di Prato, fino all'intervento del Vice Questore della Polizia Postale, Rosario D'Anza.
Una sorta di dialogo con il protagonismo dei giovanissimi e dei meno giovani per far capire a tutti che la rete delle reti è un mostro. Un mostro buono ma anche, non di rado, cattivo e minaccioso. Se non ingannevole e perverso, finanche.
Proseguire su questa strada è per il Garante un impegno di tutto rilievo. C'è da sperare tuttavia che piccoli e grandi giochi di potere non riescano a vanificare un lavoro nel quale tutti debbono sentirsi protagonisti. Davvero nessuno escluso, se si vogliono raggiungere gli obiettivi indicati, come Vincenzo Giuliano ha sottolineato varie volte.

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