sabato 19 aprile 2014

L'ABBRACCIO DELLA FOLLA AL POETA DELLA CIVILTÁ DELLE MACCHINE


                                
                        Ulderico Pesce legge Sinisgalli (foto R.De Rosa)

La casa museo di Sinisgalli vede finalmente le muse


La casa di Leonardo Sinisgalli, il poeta ingegenere di Montemurro nella profonda Val d'Agri, la terra dell'acqua e del petrolio, s'illumina all'improvviso di una luce inconsueta: una luce capace di costruire  itinerari di cultura e letteratura. Ma soprattutto di attrarre un formidabile interesse che rappresenti l'ancora di salvezza e il motore  per una terra sfruttata sempre più e  conosciuta sempre meno. La Basilicata del nostro tempo. Quella di ieri e di oggi.
Il giorno dedicato alla riscoperta dell'humus 
sinisgalliano, nell'abitazione del poeta diventata bellissimo museo con testimonianze d'ogni genere, in una stradina stretta di Montemurro illuminata da un freddo sole di primavera, ha alcunché di magico e lo rivela proprio mentre l'attore Ulderico Pesce trattiene a stento la commozione leggendo un passo del Sinisgalli che vide le Muse, "tra le foglie larghe delle querce" in una sorta di abbraccio autentico tra poesia e realtá del Sud.  
Gli fa eco il Presidente  del Parco nazionale dell'Appennino lucano, Domenico Totaro che considera le opere e il mondo di Sinisgalli un  patrimonio di grande valore per un'area protetta impegnata nella difficile opera di salvaguardia di monti e valli. Di quella che oggi la scienza definisce la biodiversità da difendere a tutti i costi per costruire il futuro.
Totaro lancia un messaggio. Il Parco più giovane d'Italia fa leva su natura e poesia. Valorizza, attrae visitatori, s'impegna in prima linea per far vivere il ricordo di una terra dal fascino struggente e misterioso, ma capace tuttavia di essere ricchezza  da mettere a frutto. Determinando se    necessario delle svolte, davanti alle quali nessuno, davvero nessuno, potrá rimanere indifferente.
Basilicata sconosciuta? No, Basilicata da fare  emergere dall'indifferenza e dal silenzio, dal peggiore qualunquismo. Dalle logiche dell'uso interminabile delle risorse naturali,  davvero fino a esaurimento scorte. 
Gianpiero Perri, direttore dell'agenzia  per la promozione turistica, si sente come sempre in prima linea: avverte che la posta in gioco non è da sottovalutare. Fiuta grandi possibilitá per questa parte del Sud, ma non si lascia conquistare dai sogni facili. 
Realista e colto. Equilibrato nei giudizi Perri indica tuttavia delle mete. Lasciamo stare le trivelle del petrolio, facciamo in modo piuttosto che esse non rappresentino un incubo  e volgiamo lo sguardo a quella natura da ricostruire con un turismo vero e rispettoso. Con una programmazione in cui le poesie di Leonardo Sinisgalli e la sua vita siano un esempio inconfondibile. Finanche suggestivo. La storia di una generazione di uomini e di donne ancora sulla scena.
E mentre si conclude la mattinata nella casa di Sinisgalli, le note delicatissime di un violino e di un piano fanno vivere sensazioni indescrivibili. Sembra davvero che musica, natura e cultura si uniscano fortemente in una sorta di alleanza per disegnare nuovi scenari. Un abbraccio vero per un mondo diverso. 

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