venerdì 5 luglio 2013

CONFCOMMERCIO PER UN TURISMO CHE DIA NUOVA LINFA


Biodiversitá e storia, ambiente e cultura: questa l'offerta rivolta al turista che giunge nel Parco nazionale dell'Appennino lucano da  fuori regione. Se non  proprio da fuori Italia, come è il caso di Joseph e Renate, due tedeschi che amano, forse più degli stessi lucani, le montagne del Sud.
Il convegno promosso a Potenza da Confcommercio, nell'ottica di un turismo motore di  sviluppo, guarda davvero lontano: si pone il problema di avviare concrete relazioni internazionali e di superare limiti e difficoltá di cui finora è stato disseminato il percorso verso un turismo di alto livello.   Non è certamente casuale che Confcommercio incroci Federparchi per dare slancio a numerose iniziative legate  alle  scelte dell'economia del Mezzogiorno: basti pensare che intorno ad uno stesso tavolo si trovano, ormai da tempo,  Azienda per la Promozione turistica, enti locali, comuni e realtá che contano. Maratea, ad esempio, ha lanciato un messaggio che consiste nella possibilitá di un uso, politicamente corretto e strategico delle risorse del territorio e della meravigliosa costa trovando la piena disponibilitá del presidente dell'Appennino, Domenico Totaro, a costruire un corridoio dal mare Tirreno fino alla Basilicata interna. 
Tema di tutto rilievo l' ormai prossima presentazione a Potenza del primo portale che mette in relazione scelte e obiettivi della Sila con quelli dei Parchi lucani. Altro che formidabile attrattore, commenta Totaro, mentre gli fanno eco le varie realtá legate a Confcommercio, un arcipelago dalle potenzialità davvero enormi, capace di mobilitare energie e risorse, fino al punto da disegnare un vero progetto di fare turismo in maniera concreta e innovativa rispetto al passato. Senza sprechi e con logiche diverse, sottolinea Fausto De Mare.
Certo, nuove strade si aprono, mentre il Presidente dei direttori d'albergo della Basilicata, Michele Tropiano, ritiene che si debba andare avanti, seguendo le scelte intraprese con il convegno di novembre scorso. Un momento di sintesi per avviare un dialogo con politica e istituzioni, gacchè su un punto c'è il massimo dell'intesa, vale a dire sulla necessitá di costruire riferimenti sicuri per le politiche alla base di uno sviluppo turistico davvero sostenibile. E la Carta del turismo (che il Parco dell'Appennino ritirerá a Bruxelles a fine anno) rappresenta in tal senso un riconoscimento autorevole delle capacità della Basilicata. Ma anche un banco di prova, inevitabile. 

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