lunedì 29 luglio 2013

APPUNTAMENTO A CRACOVIA NEL 2016





Dopo Rio, Cracovia. La giornata mondiale della gioventù si trasferisce in Europa, nel 2016, nella terra di Giovanni Paolo II, un pontefice tanto vicino a Papa Francesco da rappresentare ben di più di un semplice tratto di unione. Di un collegamento ideale. Un'altra colonna chi si aggiunge all'universo del Santo Padre argentino, in una comunione di  di intenti destinata ad aprire le porte della Chiesa all'umanità intera.   
La Gmg si qualifica, dunque,  come un evento di proporzioni planetarie, poichè sottopone agli uomini del mondo figure autentiche e imprescindibili di rappresentanti del Cristo in terra, capaci di predicare sul serio amore, fratellanza, solidarietá.  E soprattutto una grande umiltá, nel tempo delle tecnologie e della scienza, inclini spesso a dimenticare che l'uomo,  con il suo ingegno, deriva da Dio. Non certo dalla  materia. 
Il filo che lega le due personalità della Chiesa del nostro tempo è ispirato a questo formidabile salto di stile e di qualità nei fatti del giorno per giorno. Francesco, come Giovanni Paolo, vive le folle assetate di giustizia, di santitá: di quella santitá  con abiti umili e laceri, indossata senza sfarzo, legata a un desiderio di pace e ad una vitalitá piena di gioia. 
I giovani della Gmg hanno vissuto infatti queste giornate con la gioia di chi conquista la vetta e si entusiasma  per la sua impresa. Con slancio e ardore. Ingredienti capaci di affrontare i problemi del mondo e di dare risposte precise anche alle questioni più difficili e complesse. Dal lavoro alla famiglia. Al domani. 
Francesco è il domani. Non solo l'oggi. È l'evoluzione del pensiero e della predicazione: rappresenta la mente suprema capace di accogliere in sè le istanze del mondo. Di aiutare ciascuno a trovare delle risposte. A vivere avendo presente il cammino del Cristo e la sua Resurrezione. 

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