lunedì 21 maggio 2012

GLI UOMINI DEL TERRORE

C'é chi si meraviglia di questa incredibile escalation della violenza omicida e del terrore. E c'é anche chi si domanda: a chi giova? Interrogativo legittimo che purtroppo ha una risposta immediata. I "beneficiari" di tutto ciò che accade (e in particolare del terribile attentato di Brindisi) sono coloro i quali si collocano fuori dalla democrazia e dal dibattito civile. Fuori dalla società. Fuori da ogni logica. Fuori dall'essere uomini. Ecco a chi giova. 
Quale vantaggio questi assassini traggono dall'avere ammazzato la povera Melissa? Se per loro é uno spettacolo gradevole vedere delle famiglie disperarsi e se si sentono appagati dal sangue dei giovani della scuola brindisina, questo é un godimento folle. E la follia, mai come in questo caso, non ha alcuna giustificazione plausibile.
Ci può essere una spiegazione diversa da ricercare negli squilibri di questa società,  sicché quell'impeto di violenza é considerato dagli autori di certi gesti  l'unico antidoto alle inefficienze, alle ingiustizie e allo strapotere? Ecco il pericolo peggiore. Il rischio addirittura incalcolabile. Se chi ha imboccato la strada del terrore non torna indietro, non ci saranno indagini, né magistratura, né forze dell'ordine capaci di tener lontana definitivamente la minaccia atroce  di catastrofi come quella di Brindisi. Non facciamoci illusioni.
Il filo conduttore di ogni forma di violenza é un irrazionale  desiderio di vendetta anche contro chi non ha colpe. Contro chi non c'entra. Contro gli innocenti. Contro Melissa!
Da quel lontanissimo primo maggio del 1947 - la prima strage dell'Italia repubblicana a Portella della Ginestra, in Sicilia - ad oggi non ci sono stati cambiamenti di rotta, né significative sconfitte della violenza barbara e omicida. Eppure da allora lo Stato ha sempre detto di voler rafforzare la guardia, di costruire barriere solide per la sicurezza dei cittadini inermi. Quindi anche della giovane martire Melissa, che oggi vive nel regno del Signore. Ha detto per giunta di essere riuscito a sconfiggere il terrorismo. E siamo invece al punto di partenza. Indifesi, disarmati... Figuriamoci!

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