lunedì 24 febbraio 2025

DAL CONSIGLIO REGIONALE L'IMMAGINE DELLA SOCIETA'


 


                                                

                                  

                                            L'aula del Consiglio Regionale della Basilicata



Metà degli anni Settanta. “Conoscere la Regione Basilicata” era il titolo di una trasmissione radiofonica della Rai sorta dall’esigenza di divulgare i meccanismi alla base della nuova realtà politico amministrativa, le regioni, nate da poco in un clima non  particolarmente attento, nonostante il dibattito in sede istituzionale cercasse di far crescere l’attenzione a vari livelli.  

Una macchina per giunta scarsamente nota alla gente, ma dotata di un potere “rivoluzionario” considerato con curiosità, con una punta di interesse e non senza qualche dubbio. 

In realtà si trattava di un programma radiofonico con l’obiettivo di porre in primo piano il dibattito in Consiglio regionale, novità assoluta, fino a qualche tempo prima inesistente. Le funzioni dell’assemblea, i volti dei consiglieri, la sostanza delle loro proposte, e soprattutto l’attesa per una svolta mentre si parlava già di nuova industrializzazione  in un quadro di cambiamento inevitabile della Basilicata del passato. I volti dei consiglieri, le loro iniziative appunto. Sembravano interpretare quella realtà in evoluzione, quasi nell' attesa di un cambiamento totale che non si sarebbe fatto attendere molto. 

Oggi il Consiglio regionale acquista una luce diversa in una stagione diversa, molto complessa, difficile finanche da leggere e ancor più da interpretare. 

Il dibattito sul Piano strategico è un banco di prova. “Delineare il futuro del territorio” si legge in una nota. Futuro affidato a molteplici scelte, a eventualità non tutte ipotizzabili, ma certamente legate a  esigenze ben chiare: economia, sviluppo industriale, agricoltura e lavoro in prima linea. Senza escludere il grande tema dell’acqua.  

Indubbiamente intorno a questi argomenti cresce l’attesa, fatta oggi di consapevolezza dei giovani anzitutto, ma anche dei meno giovani. Una sfida, in definitiva. Nei confronti di chi e di cosa? Sarebbe utile identificare uno per uno gli interlocutori reali e quelli possibili, non certo limitati al Governo, alla grande industria (Stellantis ma non solo)  a mille entità che s’intrecciano con la scelta dei percorsi e delle strategie da porre in essere lungo il cammino.  

Il Piano strategico racchiude in sé la prospettiva. Praticamente tutta. Sintetizza le volontà,  soprattutto le priorità della politica. Indaga sugli obiettivi da raggiungere, stabilendo dei punti cardine.  

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