domenica 27 marzo 2022

IL CENTRO TROPOSCATTER DI MONTE VULTURE



                        


IL RIFUGIO SOTTERRANEO  DI MONTE VULTURE  
(FOTO DE ROSA -  RIPROD. RISERVATA)



Questo manufatto sulla cima del Monte Vulture in Basilicata , logoro e malandato, sembrava fino a un mese fa una testimonianza della  guerra fredda ormai affidata ai libri di storia e forse al disinteresse collettivo. Si tratta della cupola di uno dei più importanti rifugi antiatomici scavato nel cuore della montagna dalle sette cime, oggi parco regionale, nel quadro delle misure per difendere il Paese da una possibile aggressione proveniente da Est, al tempo dei blocchi contrapposti. Un tema ritornato purtroppo di attualità oggi in seguito alla barbara aggressione della Russia all’Ucraina.

Per fotografare la zona con una escursione approvata dal Governo e con il placet dei “superiori comandi militari”, c’è voluto un anno prima che tutte le autorizzazioni fossero perfezionate. Quasi un’impresa ciclopica. 

In realtà si tratta di un importante anello della rete di telecomunicazioni, definita Troposcatter in linguaggio militare internazionale, che dalla Norvegia arrivava fino alla Turchia e funzionava con sistemi avanzatissimi sin dai primi anni Sessanta. Alcune tratte avevano apparati radio a valvole su frequenze di 4 o 5 Ghz, cosa avveniristica per quell’epoca.  

Il secondo anello lucano è ubicato in territorio di Bernalda, in provincia di Matera. 

Oggi la rete è dismessa, almeno in teoria, e sostituita da potenti trasmettitori interforze, disseminati da Nord a Sud. Rimangono tuttavia in piedi alcune strutture, come delle parabole di oltre dieci metri di diametro, ben visibili a Dosso dei Galli (Brescia) affidate per fortuna all'ARI, l'associazione dei radioamatori italiani.   

Per giunta a pochi metri dal rifugio di Monte Vulture si trova una bellissima croce  in ferro battuto, costruita a Napoli ai primi del 1900, e trasportata in Basilicata con i carri trainati dai cavalli. La fede che sconfigge la guerra secondo il monito di Papa Francesco. Un patrimonio che la Basilicata farebbe bene a valorizzare, trattandosi di un sito affidato oggi alla vigilanza del Battaglione Vulture con sede a Nocera in Campania, ma che comunque ricade nell’area del Parco regionale di assoluto pregio ambientale e naturalistico. 

Promuovere la conoscenza di un passato, che le vicende di quest’ultimo mese hanno riportato tragicamente in primo piano, sarebbe oltretutto opera di grande interesse.

  

                                

                       LA CROCE SU MONTE VULTURE 
                                         (FOTO DE ROSA - RIPROD. RISERVATA)

Nessun commento:

Posta un commento