sabato 2 ottobre 2021

LA NATURA E' MUSICA




                                         


Violinisti nel bosco di Costara (foto R. De Rosa - riproduzione riservata )




Mentre cortei e manifestazioni si susseguono in questi giorni,  per chiedere una inversione di rotta in difesa del clima e dell’ambiente,  in Basilicata alcuni musicisti suonano i loro strumenti nei boschi ancora integri, per fortuna lontani dai disastri che si continuano a registrare  dopo un’estate rovente e un autunno che ci porta a riflettere: se distruggiamo la casa comune in cui viviamo non avremo più scampo. Sarà la fine di tutto.

A Sasso di Castalda, a mezz’ora da Potenza, nel bellissimo bosco di Costara un vero monumento alla natura intatta, le note dei violini catturano l’attenzione di turisti e visitatori in questo primo fine settimana di ottobre caratterizzato da un’atmosfera mite e accogliente. Un ambiente che affascina, dove la musica rappresenta la voce degli alberi e delle sorgenti: la voce più autentica e la più penetrante al tempo stesso. Tocca le coscienze e fa vivere sensazioni innate nell’animo che non si possono cancellare, nè ignorare. Sensazioni destinate ad albergare dentro ciascuno, indiscutibilmente, nonostante a volte la barbarie di pochi abbia  provocato danni enormi al patrimonio naturale facendo avvertire l’irreparabile.  

Un monito per tutti. Sono d’accordo i violinisti, Elisa Castelletto e Carmine Viggiano, guidati dal maestro Pasquale Menchise che a Piano Ruggio, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, ha diretto le orchestre riscuotendo un vasto consenso di pubblico.

La musica dei violini si fonde con il verde ancora intenso delle foglie a Costara. Sembra una scenografia costruita di proposito da mani invisibili ma potenti e avvedute, capaci ogni giorno di consegnare agli uomini un patrimonio di valore inestimabile. 

Questa musica è un impegno per tutti, nessuno escluso. Un impegno ad ascoltarla, a diffonderla come se avessimo tra le mani un grande altoparlante per scuotere le coscienze di chi governa e fare avvertire il pericolo di una catastrofe da evitare a tutti i costi.   

 

                              


Concerto a Piano Ruggio (foto R. De Rosa - riproduzione riservata)

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