venerdì 9 novembre 2012

IN VAL D'AGRI IL TURISMO SPOSA L'ENERGIA



Marcello Pittella, assessore al turismo e attività produttive della Basilicata, si dice pronto a svolgere una intensa attività  personale e istituzionale per porre la regione in grado di rilanciare su basi solide il turismo, considerato attività essenziale per la crescita di intere aree. Un lavoro a tutto campo che considera questo comparto non piú come un optional ma  una meta da raggiungere,  tenuto conto delle  risorse del territorio lucano.
É quanto emerge dal convegno, organizzato dall'associazione direttori d'albergo al Kiris di Viggiano,  su un tema a dir poco inusuale: energia e turismo. Un tema che racchiude la radiografia della Val d'Agri a caccia di nuove opportunità. La terra dell'acqua, del petrolio e dell'agricoltura di qualità si propone autonomamente in uno scenario nazionale e internazionale. L'antica Grumentum, la villa di Barricelle dei Brutii Praesentes, andata in dote alla moglie di Marco Aurelio, e poi gli scavi di Satriano sono un patrimonio di valore enorme che da solo rappresenta un formidabile attrattore.
Il convegno del Kiris ha messo a confronto turismo e ambiente, energia e territorio, trovando anche il consenso dell'Eni che, per bocca del responsabile dell'insediamento Val d'Agri, l'ing. Ruggero Gheller, traccia un quadro positivo  di questi anni di presenza del cane a sei zampe in Basilicata facendo riferimento alla validità industriale del giacimento lucano, il piú grande in terra ferma a livello europeo che consente alla Basilicata di contribuire per il 12 perr cento alla bolletta energetica nazionale. L'intervento di Gheller non ha toccato tuttavia i punti cruciali a cominciare dal monitoraggio e dal rapporto ambiente-salute, estrazione del petrolio e patologie neoplastiche.
Interessante  il ragionamento di Gianpiero Perri che vede nel ristagno delle iniziative di  promozione del turismo per la Basilicata, a livello imprenditoriale, non solo la causa primaria della perdita di peso del settore , quanto l'assenza di un disegno  valido capace di imprimere al turismo una spinta, proprio mentre il Presidente del Parco nazionale  dell'Appennino lucano, Domenico Totaro, si batte per determinare una svolta nelle presenze dei visitatori della giovane area protetta.
Il dato di maggior rilievo rimane tuttavia l'iniziativa di Ada (l'associazione dei direttori d'albergo) che ritiene di non doversi fermare a questo convegno, facendosi promotrice di altre importanti scelte. Lo conferma il presidente Michele Tropiano, autentico pioniere in questo campo che apre molte, concrete prospettive.

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