giovedì 1 dicembre 2011

CORRUZIONE E MALAFFARE DA NORD A SUD

"Un pezzo del Paese e' marcio", uno dei titoli dei giornali che tengono campo dopo il terremoto che ha scosso Nord e Sud, questa volta senza distinzione. Magistrati e politici in manette, collaboratori fedeli della 'ndrangheta", soci affidabili e validi sostenitori del malaffare, senza limiti ne' confini. La Lombardia e' lo scenario, ma in primo piano anche la Calabria e non solo. E non e' ancora finita.
Quasi una gara a dare appoggio a corrotti e corruttori che non lasciano nulla di intentato, meno che mai i rifiuti, fonte inesauribile di ricchezza, a tutti i livelli. Ed a qualunque latitudine. 
Le notizie dello scandalo che ha mandato in galera nomi altisonanti, senza distinzione di appartenenza politica, a cominciare dal vice Presidente del Consiglio regionale lombardo, si susseguono a ritmo vorticoso e si parla di un giro di affari enorme, non ancora quantificato, per pavimentare di rifiuti le strade della pianura Padana. Il Nord come il Sud, appunto. Arricchimenti di personaggi di spicco e fiumi di denaro: tutto questo mentre i governi europei, e quello italiano in particolare, cercano misure di salvataggio dell'economia del vecchio continente e fanno leva su una disperata riforma delle pensioni che abolisca i privilegi e metta ciascun cittadino nella condizione di fare sacrifici per il futuro del bel Paese. Nessuno è esonerato, insomma! 
Intanto i ladri nelle istituzioni hanno mano libera in tutto: dall'ambiente fino ai traffici illeciti che hanno scritto non una sola pagina della storia italiana, in questo centocinquantesimo dell'unita' in cui si torna a parlare  dei valori che appartengono alla storia d'Italia,ai quali ogni cittadino, si sente dire, deve ispirare la sua vita. Parole che contrastano non di rado con la realtà del presente e seminano sconforto e desolazione mostrando, oggi più di ieri, di essere davvero senza senso, almeno se riferite al comportamento di alcune "illustri" personalità, ciniche e tracotanti. Ma soprattutto abituate alla peggiore gestione del potere e del denaro.Certo il bel Paese, grazie a Dio, non è fatto solo di disonesti e di gente senza scrupoli. Sarebbe più di un fallimento. Ma il malaffare è capace oggi di avere il sopravvento su tutto e di dominare finanche lo Stato! Non è una novità.   
Lo scandalo esploso in questi giorni si somma a tanti altri scandali di cui e' lastricata l'Italia, in una situazione di totale marasma."La mela malata" non accenna a guarire...Chi avrebbe mai immaginato, fino a qualche anno fa, che la Lombardia potesse instaurare concreti rapporti con la 'ndrangheta per una sorta di azione che vede, l'uno accanto all'altro, politici senza scrupoli, magistrati corrotti e tante vergogne nazionali? 
E poi c'e' il sommerso, quella delinquenza che non vedremo e non conosceremo mai, determinata ad agire con qualunque clima politico. Con qualunque Presidente del Consiglio e in tutte le stagioni della storia. Un sommerso che non spara, non uccide, che si maschera dietro al perbenismo e alla burocrazia (quella dei colletti bianchi) per realizzare business oltre ogni previsione.  

                           Rocco de Rosa

Nessun commento:

Posta un commento