La sanità grande malata in una Italia divisa in due, con un forte contrasto tra Nord e Sud. Il rapporto SDO 2022, che fa leva sulle schede di dimissioni ospedaliere valutando numerosi parametri, stabilisce che nel Mezzogiorno solo due ospedali hanno raggiunto livelli soddisfacenti di prestazioni in base ad alcuni indicatori fondamentali: anzitutto la complessità dei casi trattati e l’attrattività dei pazienti da fuori regione. Secondo questa graduatoria l’unico centro di ricerca e cura in Puglia e nell’intero Mezzogiorno è risultato l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, il nosocomio fondato da Padre Pio, oggi con una serie di primati in campo scientifico, per giunta in settori di punta della ricerca.
Analogo riconoscimento, nel campo dell’assistenza, è andato a un’azienda ospedaliera del napoletano. Gli altri 18 istituti sono tutti distribuiti nel Centro Nord. Dunque un divario antico, oggi ancor più accentuato da molte circostanze, con il rischio di diventare incolmabile a danno di chi vive nel Meridione e si vede spesso costretto a una migrazione forzata con destinazione spesso la Lombardia o altre aree del Centro Nord.
Comprensibile soddisfazione espressa dal Direttore generale dell’IRCCS Casa Sollievo, Gino Gumirato. “Facciamo sempre del nostro meglio per accogliere anche da fuori regione chiunque necessiti di cure complesse e assistenza, consapevoli di essere un punto di riferimento anche per il territorio meridionale e per alcune regioni limitrofe del Centro.”
Un capitolo importante, da non sottovalutare. Peraltro recentemente sono stati presentati a Roma i risultati di due nuove prospettive di trattamento per la SLA , la Sclerosi laterale Amiotrofica, e la Sclerosi multipla attraverso il trapianto di cellule staminali cerebrali.
“Il trattamento con cellule staminali cerebrali rappresenta ad oggi una delle terapie potenzialmente più efficaci contro queste patologie” informa una nota dell’Ufficio Stampa di Casa Sollievo. E frattanto risalta un dato: questi risultati di tutto rilievo rappresentano l’elemento di spicco alla base del progetto di un centro di avanguardia, in campo medico e scientifico, che Padre Pio aveva illustrato già negli anni Quaranta, discutendo con alcuni suoi diretti collaboratori, quando ancora si parlava delle linee generali della straordinaria iniziativa. Una mano tesa verso chi soffre che mette insieme scienza e fede, un binomio che l’umile Frate di Pietrelcina ha sempre evidenziato in colloqui con esperti e medici, ma anche nelle numerose lettere dirette a personalità e ai figli spirituali presenti in numerose nazioni. Non c’è capo di Stato, uomo politico, esponente della cultura che abbia avuto una così fitta corrispondenza con migliaia di persone sui temi cruciali della vita e della scienza.
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