Commenta Giorgio Zanchini, conduttore di Radio anch’io la trasmissione di Radio Uno Rai: “con tutto il rispetto per la Basilicata ma è l’equivalente di due circoscrizioni di Roma”.
Come dire irrilevante dal punto di vista della consistenza numerica. Una terra in cui il sovraffollamento non esiste dove però il progressivo e inarrestabile spopolamento rende la vita ogni giorno più complicata. In genere una casa che si svuota è una casa inospitale.
In una battuta Zanchini disegna l’immagine realistica di una regione in cui, appunto, lo spopolamento che dura da decenni ormai preclude molte possibilità di crescita, nonostante la grande disponibilità di risorse. Paesaggi da non immaginare presi d’assalto da un turismo internazionale altamente qualificato e poi tanti cervelli e un ottimo posto nella graduatoria della scienza e della tecnologia. Sulla Murgia materana esiste ad esempio uno dei Centri più importanti nel campo della Geodesia spaziale e dell’osservazione delle stelle. Ma stranamente non se ne parla.
Scarsamente popolata non significa irrilevante, anche se la continua emorragia di persone e soprattutto di giovani contrasta con l’offerta natura e con tutti gli scenari esistenti.
Senza volerlo Giorgio Zanchini indica il problema numero uno al nuovo governo di questa meravigliosa terra del Mezzogiorno, che l’Agenzia di Promozione territoriale si sforza di far conoscere in tutti i modi per fare del turismo uno dei comparti trainanti, capace di ribaltare vecchie e nuove situazioni di stallo.
La svolta per la Basilicata dipende in larga misura dall’uso delle risorse, sottolineano qualificati osservatori dello sviluppo e del quadro dell’economia. Ma dipende per buona parte anche dalla fiducia delle imprese e degli investitori che vorranno credere in questa realtà “grande quanto due circoscrizioni di Roma” ma determinata a non arrendersi.
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