sabato 7 maggio 2022

SUI SENTIERI, VERSO LE ALTE QUOTE






Ai piedi del Monte Pollino (foto R. De Rosa - riproduzione riservata)


Con gli sci verso il Colle Gaudolino, nel Parco nazionale del Pollino, in uno scenario mitico che sembra d’altri tempi e di luoghi lontani. Una escursione di primavera, quasi allo sciogliersi delle nevi, lungo uno dei percorsi che portano diritto verso le alte quote della montagna tra Calabria e Basilicata.

Questo è uno dei sentieri storici, percorso da centinaia di escursionisti non solo italiani, e che si apre poi nel bellissimo  altopiano, quasi una sella tra le due regioni.

E’ il sentiero che seguivano a piedi gli abitatori della montagna, i pastori, i boscaioli, costretti a utilizzare in tempi lontani le strade naturali per spostarsi, da soli o con le mandrie, da un posto all’altro del massiccio.

Ritorna non a caso il discorso sulla sentieristica nel Pollino, proprio alla vigilia dell’inizio di una nuova stagione di attività del folto gruppo dei lavoratori forestali, impegnati per conto del Consorzio di Bonifica lucano in un’opera di salvaguardia del territorio e di sistemazione di aree di notevole interesse paesaggistico ma anche turistico.

In un Parco nazionale i sentieri sono un dato di prima misura, starei per dire l’anima di tante realtà note ai frequentatori della montagna: non solo agli appassionati, ma pure a tante famiglie attratte dalla bellezza dei luoghi e  dalla conoscenza di territori di una bellezza irripetibile. 

I sentieri debbono avere una loro ratio, rispondendo all’esigenza di garantire la sicurezza dei visitatori, esperti o mano esperti, non conta. Tanto per fare un esempio, mi piace citare il Monte Cornetto sulle Alpi, vicino al Pasubio (località tristemente note per la prima guerra mondiale) dove la sentieristica ha un grandissimo rilievo ed è davvero alla base di tutto. Le tabelle dei sentieri contengono una serie di informazioni di estrema utilità: orientamento, altitudine, difficoltà nei percorsi e altro ancora.

Un invito, dunque, al Consorzio di Bonifica e al suo responsabile, Musacchio, perché utilizzi al meglio questa forza lavoro composta da donne e da uomini animati tutti dalla volontà di essere utili al territorio e capaci di mettere frutto la loro esperienza. 

I cinque Parchi lucani sono un valore aggiunto da far conoscere ai giovani, agli escursionisti, alle famiglie ed i sentieri rappresentano la guida sicura per raggiungere un obiettivo del genere in un momento in cui la voglia di libertà e di grandi spazi sembra avere conquistato davvero tutti.          

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