venerdì 19 marzo 2021

INSEGNANTE DICE NO AL VIRUS CON LA POESIA



                               




Sconfiggere il virus con la poesia, si può. Per quanto appaia inusuale e strana questa, che può essere definita tra virgolette una terapia, occupa le ore e i giorni di Giovanna (nome di fantasia), una giovane insegnante di un piccolo centro del potentino che da qualche giorno combatte la sua battaglia contro il Covid tra mille preoccupazioni dei familiari e degli amici.

Trova nelle poesie già scritte, e in quelle che le vengono in mente,  la forza per risollevarsi ed aver ragione della malattia sopraggiunta proprio mentre si accingeva a fare lezione ai suoi piccoli allievi.

Incredibile: non si sconvolge, nonostante abbia avuto febbre e vari disturbi. Anzi lancia messaggi rassicuranti diretti alle sue colleghe, agli amici, tanti, che non la lasciano in pace per sapere di ora in ora come sta. Come procede il tutto.

Poi Giovanna imperturbabile tira fuori una riflessione che sa tanto di serenità e di quiete. “La mia poesia vorrei fosse una carezza per gli animi sensibili…la sensibilità ha un caro prezzo.”

Una paziente unica forse nel suo genere che si lascia conquistare dal suo stile di vita proprio mentre il virus cerca di aggredirla e  lei gli sbarra la strada dialogando con gli amici come se fosse alla presentazione di un nuovo libro in cui con le poesie parla di sé e delle sue cose più vere, con mille ringraziamenti a chi la sostiene in questa battaglia. Non solo e non tanto ai medici. Quanto a chi le promette di comunicare alla platea di lettori questo suo modo di essere. Sarebbe più giusto dire questa sua reazione forte e inconsueta all’inquilino che ha tentato di impossessarsi della sua vita, mettendo intere famiglie a soqquadro e facendo vivere il senso  di una tragedia mai vissuta. 

Dai Giovanna, ce la farai e ritornerai a essere quella di sempre. Non ho dubbi. 

       

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