lunedì 21 maggio 2018

ENRICO MATTEI: FARO' IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


                           

Enrico Mattei (foto da Internet)
                        
Il caso Mattei sempre in primo piano. Proprio mentre l’uccisione del mitico presidente dell’Eni, in quel lontanissimo 1962,  sembra essere stata archiviata o rivestire quantomeno il carattere di un evento passato alla storia , la terribile vicenda fatta di intrighi e lotte di potere ritorna a occupare le cronache con i misteri ancora per nulla  svelati.
Ne parla Radio Uno Rai  con una trasmissione, Il Pescatore di perle, dedicata interamente alla vicenda ancora oscura. Il conduttore, Carlo Albertazzi, intervista la nipote di Mattei, Rosangela, con vari contributi. Uno in particolare: la testimonianza della moglie in cui la donna racconta che poco prima del tragico incidente aereo, provocato dall’esplosione di una piccola carica di tritolo a bordo del velivolo, una notte Enrico Mattei piangendo le parlò di una serie di minacce ricevute in seguito alle quali aveva deciso di andar via dall’Eni. “Farò il Presidente della Repubblica” aggiunse secondo il racconto della donna, anche lei scomparsa. Peraltro il Presidente dell’Eni si rifiutò di fornire ulteriori particolari sulle varie minacce ricevute, ma affermò che avrebbe scelto di ricoprire la più alta carica dello Stato, quella appunto di Presidente della Repubblica, per cambiare vita.
La confidenza di Mattei alla moglie apre nuovi e interessanti scenari. Uno in particolare: il potentissimo presidente del colosso petrolifero aveva rivoluzionato non solo il mercato energetico, quanto la vita di un paese fino a quell’epoca ancora per buona parte legato alle sue tradizionali fonti di sostentamento  rappresentate dalla terra e da un’agricoltura che aveva scontato fame e miseria e non era riuscita a chiudere positivamente il duro capitolo della Riforma fondiaria. La terra ai contadini si era già rivelato uno slogan vuoto, un bluff, una mera illusione. Una presa in giro per migliaia di uomini e di donne costretti ad abbandonare il Sud in cerca di un lavoro nelle industrie del Nord. Ma non è tutto. La certezza di Mattei nasce da una intesa politica che evidentemente era già in grado di assicurargli il Quirinale. Un’intesa già perfezionata, diventata in effetti certezza, e non solo semplice aspirazione.
Chi erano i sostenitori di Enrico Mattei, a parte Fanfani? Quale patto era stato stipulato in nome del petrolio per dare una sterzata energica alla vita del Paese? Domande alle quali il “Pescatore di perle”, la trasmissione di Albertazzi, non dà alcuna risposta per quanto abbia tentato di andare a fondo della complessa vicenda. Potrebbe farlo in una delle prossime puntate, sembra quantomeno logico.  
   


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