sabato 19 agosto 2017

INFORMAZIA O DISINFORMAZIA?


                               
       La presentazione del libro di Francesco Nicodemo a Maratea (foto R. De Rosa)


Il web assolutamente incontrollabile. Nella selva dei pareri e dei punti di vista, dai più qualificati ai meno nobili per cosí dire, si consuma sulla rete una stagione che assiste a una sfida contro tutti fondata sul prevalere di certe opinioni, spesso molto personali, in cui si avverte non di rado la mancanza di una logica. Di un senso comune, starei per dire di quel buon senso che sembrava fino a ieri irrinunciabile. 
Molte paure e varie preoccupazioni, abbastanza condivisibili peraltro, sono emerse nel dibattito a Maratea sul libro di Francesco Nicodemo Disinformazia che se la prende non solo con i maestri delle manipolazioni ma soprattutto con il clima pesante e spesso indecifrabile che fa da cornice agli eventi in cui si verifica davvero di tutto. 
Nicodemo, sollecitato da Carlo Puca di Panorama, fa un'analisi scientifica, da manuale, della disinformazione dicendo perchè conviene disinformare. E a chi conviene. Ma chi scende in campo con tutta l'attrezzatura necessaria è Marcello Pittella, Presidente della Basilicata che cita numeri e dati del suo governo, con un ventaglio di riferimenti al quadro nazionale e agli scenari della politica. Mettendo insieme le varie logiche, alla base dei suoi provvedimenti, che seguono il filo del confronto con la realtá non solo locale, Pittella mostra la sua tradizionale capacitá di riflettere sulle cose e di ragionare sull'esistente, si condivida o no la sua opinione. A proposito: quando parla delle cose fatte e di quelle da fare, non esprime opinioni semplicemente. Ma si confronta con un quadro locale e nazionale di tutto riguardo che impone scelte precise e risposte non vaghe: giovani, sviluppo ecc. Il riferimento alle interpretazioni del 4 dicembre non è affatto casuale con l'avvertimento che il Paese pagherá la retromarcia sul Senato.
Chi manipola e fa disinformazia c'è eccome! Sulle vicende di ampio respiro ma anche su fatti della politica, lá dove orientare la mente degli elettori o dei lettori spesso è operazione non da poco. 
Quello dei vitalizi è un terreno tra i più insidiosi. Ma non l'unico. Lí ad esempio ci si esercita a dire, a negare, a fare apparire una verità anzichè un'altra. Mero esercizio? Non direi. 
In conclusione di una serata interessante, in cui davvero la politica ha smesso l'abito della ufficialitá per parlare e misurarsi con la gente, Carlo Puca ricorre ad un gioco, una specie di caccia ai punti a patto che ciascuno dei presenti  (compreso il sindaco di Maratea, Cipolla) dica la veritá. E ha messo il Presidente davanti a una domanda inevitabile: cosa fará Pittella? Lascerá la sua sedia a Via Verrastro per andare a Roma, o preferirá ricandidarsi? Bel quesito. Perchè dire si o dire no? Si tratterá di scegliere in relazione agli scenari della politica, senza fare della scelta una opportunitá esclusivamente personale. Ma badando alla Basilicata, regione non facile da governare. Ma che va tuttavia governata. Al meglio. Applausi dei presenti e molte strette di mano.

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