mercoledì 5 aprile 2017

PROTOCOLLO D'INTESA CONSIGLIERA DI PARITÁ ISPETTORATO DEL LAVORO


                                  
La Consigliera di Parità Ivana Pipponzi (foto R.De Rosa)


 La firma del Protocollo d'intesa tra l'Ispettorato regionale del lavoro e la Consigliera di Paritá per la Basilicata, l'avvocata Ivana Pipponzi, rappresenta senza dubbio una svolta giacchè consente di rendere non solo più spediti quanto soprattutto più trasparenti e visibili gli scenari che contrappongono spesso la pubblica amministrazione al mare magnum delle aziende e delle imprese, con un contenzioso non lieve. Specie poi in periodi di crisi strutturale, in cui ristrettezze economiche e difficoltá di vario genere hanno finito per giustificare  atteggiamenti non proprio accettabili nei confronti dei dipendenti da parte delle aziende, in un groviglio di situazioni in cui a volte non è possibile capire fino a che punto la legge è rispettata e certi diritti di chi lavora fatti salvi, almeno in larga misura.
Superare disparitá di trattamenti e abusi. Avviare la lotta alle diseguaglianze, fare in modo che a pagare le conseguenze di certa precarietá non siano sempre i più deboli e in particolare le donne, come accade secondo un copione largamente diffuso.
"Il protocollo si sviluppa sulla base della mission della Consigliera di Paritá. Anzi l'intesa rappresenta essa stessa il senso dell'azione legata al ruolo: uno strumento efficace, ritengo, per lottare contro le discriminazioni di genere e non solo." 
Ivana Pipponzi non ha difficoltá a ritenere che la posta in gioco sia per un verso importante, ma al tempo stesso di estrema delicatezza. Non si nasconde le difficoltá, per quanto sia convinta che l'accordo apre possibilitá intessanti per chi lavora, a qualunque livello e in tutti i settori.
Un pubblico ufficiale, qual è appunto la Consigliera di Paritá, è una garanzia. 

"Certo, in base all'orientamento del legislatore la Consigliera diventa una sorta di commissario, incaricato di vigilare e di adottare le necessarie misure. Quindi non solo un controllore."

Prevista anche la possibilitá di un ricorso alla Consigliera per risolvere questioni delicate e importanti che dovessero presentarsi.

"È proprio questo l'elemento di novitá. Lá dove ci fosse la necessitá, è possibile convocare il datore di lavoro, avviare una sorta di vertenza e possibilmente risolverla nel migliore dei modi. Anche perchè il datore di lavoro non può rifiutarsi di comparire davanti alla Consigliera e affrontare i nodi che vengono indicati dal dipendente."

Ci sono dei casi di questo genere di ricorso? 

"Si, senza dubbio. Sia a livello nazionale che locale la mediazione è stata più volte esercitata devo dire con risultati soddisfacenti, finanche imprevedibili, per il lavoratore o la lavoratrice."

Il protocollo d'intesa con l'Ispettorato del lavoro è in definitiva una marcia in più, per il lavoratore indubbiamente. Per fare avanzare con uno strumento specifico il dialogo tra le parti che in passato francamente non esisteva. O se esisteva e quando esisteva non era tale da rappresentare un elemento di garanzia e di sicurezza specialmente per chi si trova a non avere molte certezze sulla funzione che svolge e particolarmente sul suo domani. 


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