domenica 26 marzo 2017

PARCO E AVVENTURA: I PONTI TIBETANI A SASSO


                               
SASSO (Pz)  PONTE TIBETANO IN COSTRUZIONE foto R. De Rosa


Con un cerimonia ufficiale che vedrá una larga partecipazione di autoritá, di esponenti delle istituzioni e di popolo Sasso Castalda, un piccolo centro del Melandro Val d'Agri in Basilicata,  dará il via il 6 aprile alla sua più grande avventura di tutti i tempi: l'inaugurazione dei ponti tibetani per ammirare il paesaggio mozzafiato dei monti e delle gole che fanno da corona al Pierfaone.
L'idea dei ponti è di Rocco Perrone, medico e sindaco del centro del potentino che l'ha consegnata senza esitare un attimo ad Antonio Bruno, manager poco noto ma attivissimo che vive la sua esperienza professionale a contatto di gomito con la Patrizia Minardi, numero uno della Regione Basilicata in fatto di turismo e in concreto braccio operativo  in materia di promozione ad alto livello. Il che non esclude ruoli e funzioni specifici dell'Apt. 
La creatura di Bruno sembra tuttavia che stia passando in altre mani, a quanto si apprende, per ragioni strategiche o per scelte imprenditoriali, almeno sotto il profilo della gestione dei ponti. 
Antonio Bruno si muove tra la Basilicata e Milano dove ha radici nella Bit e dove da anni si misura con realtá nazionali e internazionali sugli scenari di una Basilicata turistica possibile, ma giá realtá concreta per molti versi. Non solo grazie a Matera 2019, ma a molto altro.
I ponti, montati da maestranze altamente qualificate del Nord Italia con mesi e mesi di intenso lavoro, introducono un ulteriore elemento di qualificazione per Sasso, borgo alpino, che non esita a proporsi in campo culturale come la patria di don Giuseppe De Luca, sacerdote amico di diversi Pontefici, di Rocco Petrone, ingegnere della Nasa e direttore del progetto Apollo. Ma non solo. Punto di riferimento per una complessa attivitá di diagnosi e di cura di patologie dovute al contatto con agenti chimici e con campi elettromagnetici. Se questa idea dovesse andare in porto, il Parco dell'Appennino lucano Val d'Agri lagonegrese, presieduto da Domenico Totaro, avrebbe di che vantarsi in campo nazionale, e oltre. 
Perrone, con il suo entourage, considera questo un banco di prova per un sindaco intenzionato a fare non solo del turismo ma della scienza il suo cavallo di battaglia, superando l'antico divario tra centro e periferia. E non è poca cosa.
Prevista tra l'altro a Sasso una serie di iniziative per il 6 aprile, il grande giorno, alla riscoperta della fede, delle antiche tradizioni religiose e del loro rapporto con un'autentica civiltá architettonica, altro elemento di richiamo per Sasso.  Data l'importanza della giornata, interverrá mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Potenza e Marsico e presidente della Conferenza episcopale lucana. 
Un giorno eccezionale, a dir poco. Per questo c'è da attendersi una significativa presenza delle organizzazioni ambientaliste che vedono in Sasso Castalda l'elemento trainante per un dibattito di tutto rilievo sulla montagna lucana, sui Parchi e sui grandi itinerari di una spiritualitá destinata a identificarsi con la storia del Mezzogiorno.

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