martedì 2 dicembre 2014

POTENZA CITTÀ SORELLA DI MATERA 2019




Potenza Città regione. Potenza capoluogo o, meglio, sintesi di burocrazia, cultura, politica e altro ancora.
Governare la cittá rimane tuttavia l'obiettivo primario che investe le responsabilità di un'intera classe politica, chiamata a dirigere i processi  di crescita in un momento difficile, ma non più, nè meno difficile di altri frangenti che si sono succeduti in questi decenni. 
D'accordo, il dissesto è una voragine annunciata da tempo immemorabile ma che va superato e ricondotto a numeri positivi, con risposte adeguate d'intesa tra consiglio comunale, regione, provincia e Ministero dell'Interno. 
Al centro di tutto questo c'è il ruolo del sindaco Dario De Luca, impegnato in un complesso lavoro di tessitura di una miriade di rapporti, politici, sociali, economici, dai quali dovrà dipendere non soltanto il consenso delle forze politiche e del sindacato, ma un progetto globale di rinascita e di risanamento per giunta di ampio respiro.  Beninteso, anche di rinascita morale giacché Potenza sembra averne reale bisogno, e non è una esagerazione se si vuole evitare che le fogne a cielo aperto in prossimità del Basento, ricordo degli anni passati, finiscano per ingoiare inesorabilmente tutto e tutti senza distinzione alcuna. 
La convenienza delle forze politiche di assoggettarsi a un patto trasversale per il bene di Potenza, e non solo, va subordinata alla gravità del momento e agli obiettivi ambiziosi e irrinunciabili indicati da De Luca sin dal suo insediamento. 
Sicchè misurare l'utilità  politica, da parte di partiti e singole formazioni, del sostegno da dare  a questa difficile impresa, mi sembra non solo sconveniente quanto piuttosto una scelta di corto respiro. Dannosa in tutto e per tutto.
I temi in agenda sono tanti e tali da richiedere rigore e larghe vedute. In primo luogo la questione lavoro alla quale si collega direttamente l'obiettivo di fare di Potenza la "città sorella" di Matera 2019. Del resto le circostanze lo impongono. Il che apre orizzonti e potenzialità finora inespressi, in larghissima misura. 
L'Universitá prima di tutto, ricorda il sindaco De Luca. Ma al tempo stesso commercio, terziario avanzato, e quindi informatizzazione con relativa banda larga e tanto, tanto altro ancora con riferimento alle nuove professioni. Ad una  qualità concreta dell'essere città aperta e momento di sintesi di questa multiforme Basilicata.
La consultazione che si apre, per un sostegno su vasta scala alla gestione dell'attuale momento e per una sua proiezione nel medio - lungo periodo, deve ubbidire a criteri di generale rinnovamento soprattutto di certe logiche e di calcoli politici. Logiche e calcoli rivelatisi spesso in passato completamente inefficaci se commisurati all'unica esigenza, oggi come ieri, di dare un forte impulso alla dimensione della città che non può rimanere uguale a sè stessa, pena una caduta inesorabile, una sorta di perdita di peso senza futuro. 

    

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