martedì 23 dicembre 2014

CONVOCATO L'ALLEVATORE CHE HA LANCIATO L'ALLARME PER LA SORGENTE LA ROSSA


                              

        Il corso d'acqua che nasce dalla sorgente inquinata a Montemurro
                                                    (foto R. De Rosa)


Rivolgo un invito personale a Donato Di Stefano, direttore della Cia, nonché uomo della Val d'Agri e raffinato politico, perché vada a rendersi conto di persona di ciò che da tempo sta accadendo in località la Rossa di Montemurro dove una sorgente emette, insieme all'acqua, sostanze tossiche, il che provoca allarme tra gli allevatori per la nascita di agnelli e capretti con palesi malformazioni: soggetti senza testa, con il corpo sfregiato da mutamenti inammissibili e mai verificatisi in zona. 
La sorgente sotto accusa emette sostanze di colore grigio antracite, maleodoranti, e che provocano irritazione alla pelle se si viene a contatto. La presenza di idrocarburi sembra praticamente scontata, dato il cattivo odore per giunta intenso e penetrante che induce a pensare inequivocabilmente al petrolio. O ai reflui delle estrazioni, ancor più pericolosi del greggio. 
Della cosa è stato tempestivamente informato il direttore dell'Arpab, Aldo Schiassi, che non ha dato finora nessuna informazione in proposito. 
Frattanto, l'allevatore che ha lanciato l'allarme è stato contattato dalla segreteria dell'assessore all'Agricoltura Michele Ottati, che ne discuterà agli inizi del nuovo anno.
La sorgente la Rossa diventa così il simbolo delle gravi trasformazioni dell'ambiente, in seguito alle estrazioni di petrolio in Basilicata, il nuovo Texas, la nuova frontiera con il più grande giacimento petrolifero in terra ferma, in Europa, addirittura.
Questo il prezzo che la Basilicata, destinata ad essere smembrata e annessa al regno delle due Sicilie e al granducato di Toscana, sta pagando al Paese, nonostante Matera 2019 e la modifica delle norme che restituiscono capacità decisionale alla Regione. Tutto questo potrebbe rivelarsi addirittura ininfluente se non si riuscirà ad esercitare un controllo quotidiano su ciò che accade sul territorio, in difesa della salute dei cittadini, esposti a rischi gravissimi.  
Per giunta la vicenda della sorgente la Rossa esplode proprio davanti casa del Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, originario di Montemurro. Al danno si aggiunge anche la beffa. Incredibile! 

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