martedì 29 giugno 2021

MATERA PARLA AL MONDO



                           



                            


Sul G20 di Matera cala il sipario ma dalla città dei Sassi partono dei messaggi alla comunità internazionale, messaggi che hanno il peso di una proposta strategica e fortemente innovativa rivolta ai grandi della Terra. 

“Zero fame intorno al 2030”. E ancora: “Non c’è ripresa se non si investe sul clima”.

Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sostiene con forza l’idea di un possibile, anzi necessario ricorso a strategie e investimenti che abbiano come fine ultimo la tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, e il tema viene ripreso dallo stesso Segretario di Stato americano, in una intervista, che non esclude l’ipotesi di una cooperazione con la Cina su clima e diritti umani. Salvaguardando lo specifico degli Usa, ovvio.

In questo primo G20 del dopo pandemia emergono dunque elementi di grande portata: dalla difesa del clima, alla tutela dei diritti senza escludere una cooperazione in grado di dare risposte precise agli interrogativi finora senza risposta.

Cosa vuole significare, inoltre, l’affermazione di riuscire a battere la fame sin dagli anni intorno al 2030? Una conquista di civiltà e al tempo stesso l’apertura di nuovi scenari che non lascino indietro milioni di diseredati delle zone della grande Africa, afflitte oggi da una spaventosa arretratezza. Gli ultimi che si aggrappano ai gommoni e cercano la salvezza al solo apparire all’orizzonte di una barca o di una nave.

Un dato è certo. Soprattutto per il peso delle conclusioni, il G20 lucano andrà annoverato come un momento di svolta e una iniziativa dai contorni profondamente etici e sociali. E’ un parlare al mondo senza esitazioni e senza filtri: non è cosa di poco conto che Matera potrà, anzi dovrà, mettere a frutto in quella grande competizione internazionale in cui il turismo di alto livello, ma non solo,  e tutte le sue componenti finiscono per avere un peso imprevedibile.  


    

 

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