giovedì 12 dicembre 2019

SCIENZA E FEDE A VILLA D'AGRI NEL NOME DI PADRE PIO


                       

L'Ospedale di Villa d'Agri (Potenza)


Quanti personaggi della politica, dell’economia, quanti capi di Stato o di Governo hanno ricevuto nella loro vita migliaia e migliaia di lettere da ogni parte del mondo, quante ne ha ricevute Padre Pio? Per giunta racchiuse in un grande armadio dove non c’è più un millimetro di spazio. Interrogativo al quale è possibile rispondere solo riconoscendo che nessuna persona al mondo è stata al centro di tanta attenzione, da parte di gente comune o di illustri rappresentanti delle istituzioni, esattamente come è accaduto all’umile Frate di Pietrelcina.
 Certo la spiegazione risiede nel suo carisma e nella sua santità che lo hanno reso mediatore tra il Cristo risorto e l’umanità del nostro tempo, percorsa dalle guerre e dilaniata spesso da contrasti insanabili.
Un santo che ci appartiene per la sua condotta morale, per la sua grandezza interiore, figlio del Sud e delle campagne del beneventano che oggi lo ricordano con slancio e devozione. 
Risiede proprio in queste ragioni il motivo per cui in tanti hanno deciso di dedicare a San Pio da Pietrelcina l’ospedale di Villa d’Agri, nel potentino, con una cerimonia in programma sabato 14 dicembre con inizio alle ore 10.
Carità e amore, scienza e fede sono i due binomi che hanno reso grande la figura del sacerdote tra i più amati, da credenti e non credenti. Due binomi sui quali occorre riflettere. 
Qual è il senso di una carità autentica, quotidiana, sottratta al rischio di una pura e semplice esteriorità? Il pensiero di Padre Pio è tutto orientato in questa direzione. Lo scopo di Casa Sollievo, l’ospedale di san Giovanni Rotondo, consiste proprio nel tendere la mano a chiunque fosse nel bisogno, senza distinzione alcuna tra personaggi di spicco e uomini o donne privi di risorse, tra ricchi e poveri. 
L’evento di Villa d’Agri contribuisce ad aprire le porte a un’analisi rigorosa della figura del santo Frate ponendo una serie di interrogativi. Uno fra tanti: in che modo è possibile coniugare scienza e fede e in che modo la creazione dell’universo parte proprio dal superamento del nulla, un tema presente negli scritti del Padre. I suoi scritti. Un patrimonio prezioso che scandisce il tempo e dà la dimensione del suo pensiero, umile e dominato dalla fede in Dio. Semplice e grandioso al tempo stesso, nell’invocare l’opera della Divina Provvidenza, come accadde quel lontano 5 maggio 1956 per l’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza. In quell’occasione il discorso di Padre Pio fu ispirato semplicemente al dono grandioso del Creatore: non era frutto della benevolenza degli uomini ma dell’opera di Dio.    
Conoscere e riferire al tempo d’oggi la sua spiritualità e il suo pensiero non è certamente impresa facile. Tutt’altro. 
L’intitolazione dell’ospedale di Villa d’Agri al Santo Frate è una dimostrazione di affetto e di fede nei confronti di chi lotta contro il male, di cui la vita dell’uomo è lastricata. Non significa soltanto attribuire un nome all’ospedale ma indicare un percorso di fede e di scienza in cui tutti possano riconoscersi. Ogni giorno.

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