venerdì 20 dicembre 2013

PRESIDENTE LETTA, VENGA A VISITARE LA BASILICATA



La politica ha i suoi tempi e anche un suo linguaggio: spesso si tratta però di un  messaggio generico, approssimativo. Per tenere tutti, o quasi tutti, buoni. Ma questa volta le cose sembra stiano cambiando. Mi riferisco al messaggio che Marcello Pittella, neo presidente della Basilicata, ha inviato alla gente tramite Facebook, un canale inusuale francamente per un presidente chiamato a governare una regione difficile, con mille problemi oltre allo spopolamento e al lavoro. 
Colpisce l'assicurazione ai cittadini di questa terra: "nessuno rimarrá indietro, nessuno rimarrà solo." Parole importanti, senza molti precedenti in veritá. Parole pronunciate non certo a denti stretti o a bassa voce. Ma con l'ardire di chi è certo di non vendere chiacchiere e di non vedersi contestare da chicchessia. 
Avviare un'azione  di contrasto alla povertá. Questo l'obiettivo strategico del Presidente Pittella che si accinge a porre mano a un'opera di rinnovamento dei criteri che sono alla base di un'opera di governo di carattere davvero straordinario e capace, per giunta, di aprire le porte a una fase di generale rinnovamento del mondo Basilicata, una terra finora marginale ma con potenzialitá enormi, anzi con ricchezze incommensurabili,  sfruttate dalle compagnie petrolifere che dal sottosuolo estraggono una ricchezza forse indicibile. Milioni di barili di greggio, dall'avvio dell'attivitá estrattiva ad oggi, non sono certo poca cosa. Si tratta di miliardi di euro che vanno ad alimentare il conto in banca dei petrolieri e delle compagnie e a creare ulteriori prospettive di arricchimento. 
Se il presidente del Consiglio dei Ministri volesse ricordarsi per un attimo che la Basilicata esiste, eccome, potrebbe addirittura rinvigorire la legge di stabilità, duramente criticata, con i miliardi del petrolio lucano. 
Venga, presidente Letta, a visitare i giacimenti della Basilicata, a conoscere da vicino la sua operativitá, a toccare con mano le ricchezze di questa terra piccola ma non insignificante, tutt'altro. Capace finanche di competere con regioni ben più importanti e fortunate, a cominciare dalla Lombardia o dalla Sua Toscana, terra del sommo poeta. Di quel Dante, priore di Firenze, che ebbe il coraggio di mandare in esilio il suo maestro e migliore amico, Guido Cavalcanti. 
Venga, la Basilicata saprá ospitarla adeguatamente, mostrandole anche la sua povertà, quella che Marcello Pittella non si stanca di sottolineare, di far conoscere come il paradosso dei paradossi: una regione ricca che stenta, non da oggi, ad andare avanti.


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