domenica 19 agosto 2012

IL VERO VOLTO DEL SUD IN QUESTO AGOSTO DI FUOCO



La verità sull'Ilva di Taranto forse non la conosceremo mai. L'omino con  la busta bianca in mano, piena di banconote da dare in "omaggio" a chi di dovere,  é solo un aspetto minimo di una tragedia che dura da decenni ed ha finito per distruggere la località tra le piú antiche e ricche di storia di questo Mezzogiorno sofferente e abbandonato. Con danni enormi alla salute, oltretutto.
 Non c'é turismo che tenga, non c'é passato, non c'é nulla di fronte agli interessi di un colosso che deve distruggere perché ha il potere di farlo. E dire che emerge anche il binomio sviluppo - lavoro finora ignorato perché considerato irrilevante. C'é intanto chi afferma che questo dualismo (diciamo cosí) puó reggersi in piedi giacché lo sviluppo non calpesta per forza l'ambiente, almeno non dovrebbe: bella scoperta nel terzo millennio quando fior di esperti, di saperi e di conoscenze scientifiche sembrano garantire tutto e tutti ad ogni latitudine e in ogni realtà. Staremo a vedere se la magistratura, e non solo il governo, sapranno fare scelte idonee e intelligenti, in modo da determinare una svolta per Taranto, per i suoi abitanti e per le migliaia di lavoratori dell'impianto siderurgico. Forse siamo ad una svolta ma in ogni caso non c'é da farsi soverchie illusioni. Chiaro?
Altri drammi caratterizzano intanto questo agosto rovente, a tutti gli effetti. Il collega Mimmo Sammartino si sofferma, nel suo articolo di domenica 19 agosto su "la Gazzetta del Mezzogiorno",  a illustrare il dramma sociale degli immigrati che raccolgono il pomodoro nelle pianure bollenti del Bradano, sfruttati come schiavi e buttati nei tuguri a fine giornata dove vivono nella merda. Peggio delle bestie. Senza servizi, né quel minimo di comfort che sembra irrinunciabile oggi.
 Sammartino richiama alla mente un film che parla di una giovane donna sfruttata e umiliata, come tante donne sfruttate, umiliate e malpagate. Non solo. Calpestate nella loro dignità. Ed é esattamente quel che accade alle ragazze di una casa di riposo per anziani retribuite con poco piú di due euro all'ora con turni massacranti e disumani. Controllate anche quando usano il bagno per i loro bisogni fisiologici, considerati addirittura un lusso...O, meglio, non sono i bisogni un lusso, bensí poterli soddisfare!
Ottimo articolo questo, in una domenica di agosto che richiama alla mente la funzione di un giornalismo immerso nei  problemi della società, pronto a far conoscere, a informare lontano dal pettegolezzo e dal gossip a buon prezzo. Complimenti Mimmo!
Un agosto di fuoco, non vi é dubbio. Bruciano i boschi per mano dei piromani amanti della distruzione. La gente trema per il suo domani. L'Europa imperversa con le sue regole diventate ad un tratto ferree e intoccabili. Settembre si avvicina e sembra anch'esso minaccioso e infido. "Settembre, andiamo. É tempo di migrare." No, siamo lontani mille miglia da quel clima e da quella gente. Ma anche da quel mondo, difficile da ricostruire. Anzi impossibile. Forse perché ingenuo e banale, se confrontato alla società evoluta e tecnologica del 2012...

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