Il prof. Stefano Pileri dell’Università di Milano, scienziato di fama internazionale, in un intervista al Giornale radio Rai di qualche anno fa definì il Crob di Rionero un importante punto di riferimento nella cura delle patologie oncologiche e nel campo della ricerca, dotato oltretutto di personale qualificato e per questo da inserire a pieno titolo nel panorama nazionale.
Pileri si occupa di emolinfopatologia da oltre 35 anni e rappresenta quindi uno degli elementi di spicco in questo settore, particolarmente apprezzato anche in ambienti scientifici degli Usa.
Il giudizio positivo sul Crob giustifica ampiamente il primo posto nella classifica 2024 sull’efficienza delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane stilata dal prestigioso laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Un riconoscimento che riempie di orgoglio l’intera Regione Basilicata”, commenta il responsabile regionale della salute, Cosimo Latronico. Analogo giudizio del Presidente Vito Bardi.
La ricerca, dunque, punto essenziale per superare il vecchio divario Nord Sud, oltretutto. Dal momento della sua istituzione l’IRCCS Crob ha raggiunto traguardi significativi anche avvalendosi dell’apporto di figure professionali di altissimo profilo professionale provenienti da diverse realtà italiane. Sicchè la sfida consiste appunto nel dinamismo e nella capacità di produrre risultati importanti in un settore all’avanguardia in campo internazionale, lo studio e la ricerca che si avvale in Basilicata di studiosi con risultati abbastanza evidenti.
Il parere positivo del prof. Pileri rafforza dunque la capacità del Crob e pone questa struttura all’attenzione nazionale, un dato che da solo preme verso nuovi traguardi.