giovedì 5 agosto 2021

IL MONACHESIMO ITALO GRECO TRA STORIA E ATTUALITA'



La notte dei tempi è lontanissima. Sembra addirittura che non ci appartenga e non ci sfiori nemmeno. Ma in realtà è più vicina di quanto si possa immaginare giacche la storia proietta sui nostri giorni una dimensione di vita realisticamente imprescindibile, il che finisce per sconvolgere vecchie opinioni, oltre ogni ragionevole aspettativa.

Non è un caso se a Francavilla in Sinni, ridente cittadina nel Parco nazionale del Pollino, si organizza un convegno su un tema francamente inusuale ma di grande rilievo: “Itinerari del monachesimo Italo - greco in Basilicata” promosso  dall’Amministrazione comunale e dalla professoressa Rosanna Alaggio dell’Università del Molise, impegnata da tempo in una serie di ricerche sull’argomento che hanno già dato frutti importanti.

Il convegno è l’anello di una lunga serie di adesioni a questo progetto storico e culturale insieme che vede nei protocolli d’intesa con la Calabria e la Campania, oltre alla Basilicata, il radicarsi sul territorio di una ricerca di grande portata storica, potremmo definirla alle radici del nostro tempo, giacche il monachesimo Italo greco del decimo secolo dopo Cristo traccia un itinerario di fede e di vita non solo monastica, ma largamente partecipata dalle popolazioni del Sinni, della Val d’Agri e del Lagonegrese, oggi territorio di due Parchi nazionali, Pollino e Appennino lucano. 

Il Pollino racchiude in sé i valori di una lunga stagione di impegno politico e di dibattiti con le popolazioni calabro lucane in prima linea. Montagna austera e struggente ha segnato il tempo facendo avvertire in questi anni il significato del Parco inteso come motore di uno sviluppo possibile, alternativo a quello di sempre, mentre l’Appennino è oggi alla ricerca di una sua dimensione da affermare nella concretezza del quotidiano. 

Per la Basilicata, un’occasione da non perdere che vede insieme due argomenti di spicco, come sottolinea Romano Cupparo sindaco di Francavilla, la valorizzazione della cultura e il tema dell’Ambiente, l’asse portante che ci consente di andare a una verifica delle grandi direttrici dello sviluppo, ampiamente indicate  nel G 20 di Matera, poco più di un mese fa. 

Il convegno di Francavilla può essere definito la conseguenza logica di quella stagione importante, vale a dire Matera Basilicata Capitale europea della cultura per il 2019. A distanza di due anni quell’evento continua a lanciare messaggi incoraggianti per il futuro di questa terra del Sud. 

Ora il passato, per quanto lontano, tende una mano per interpretare i grandi processi che si sono succeduti nel tempo, ancora in pieno divenire.  

In apertura dei lavori del Convegno è previsto l’intervento del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.  

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