venerdì 2 giugno 2017

DONALD TRUMP E LA BASILICATA


                              

      Rotondella (MT) - Il centro nucleare della Trisaia (foto R.De Rosa) 
 
Rotondella, in provincia di Matera sulla costa jonica lucana, è una delle testimonianze più autorevoli della storia del nucleare in Italia e rappresenta tuttora un banco di prova nella difficile e delicatissima fase di messa in sicurezza dei materiali radioattivi contenuti nel centro della Trisaia , in particolare nell'impianto Itrec sorto per il trattamento e il riprocessamento, in anni lontani, del combustibile della centrale americana di Elk River nel Minnesota.
Il Tavolo della trasparenza, che si è tenuto in Regione presieduto da Marcello Pittella, con l'intervento dell'assessore all'Ambiente Francesco Pietrantuono, con Arpab, Ispra, Sogin e altri soggetti ha posto in risalto non solo l'obiettivo della salvaguardia del mare Jonio e del territorio costiero nel suo complesso, quanto il valore assai rilevante delle operazioni di bonifica e di difesa ambientale tuttora in atto. Operazioni iniziate ai tempi di Scanzano e che hanno come obiettivo quello di riportare Trisaia a "prato verde", utilizzabile per molteplici attivitá di ricerca e studio avviate dall'Enea con importanti ricadute  in materia di ambiente, oggi e in un futuro non lontano.
C'è tuttavia da affrontare un nodo storico, rappresentato dalle barre di Elk River oggi custodite nella piscina del Centro,  e che pongono ad ogni modo un problema di rapporti Italia Usa, non a caso con particolare riferimento alla Basilicata. 
Le 64 barre, sulle quali è dato sapere pochissimo trattandosi di materia di rilievo internazionale per buona parte coperta da segreto, risalgono ai tempi lontanissimi dell'impegno italiano, offerto agli States,  di riprocessare a Rotondella il combustibile della centrale Usa: questo è riportato in un volume di Einaudi sulle politiche nucleari degli anni Cinquanta-Sessanta dal titolo eloquente: "Il costo della menzogna" di Mario Silvestri. 
Il tema è di quelli che appassionano anche perchè, a metá degli anni Ottanta, la Procura della Repubblica di Matera, diretta da Nicola Pace, condusse una indagine sulla situazione dell'Itrec giungendo alla conclusione che l'impianto non aveva mai ottemperato alle prescrizioni di legge, se non per un brevissimo periodo, quando "fu diretto dall'ing. Simonetta Raffaele" si legge nel rapporto di un ufficiale dei carabinieri, incaricato di presiedere il gruppo di lavoro per le indagini sulla Trisaia di Rotondella.
Al riguardo sono peraltro evidenti le responsabilitá degli Stati Uniti che da anni non appaiono disponibili a riprendere le barre, nonostante diversi tentativi di restituire il pericoloso materiale al governo americano. Sarebbe interessante conoscere il punto di vista del neo Presidente, Donald Trump, che reagisce in malo modo agli accordi di Parigi al punto da tirarsi fuori dall'intesa e dicendo di volerla rinegoziare, nonostante il parere diverso di varie nazioni, anzitutto Italia, Germania e Francia.
Oggi Pittella e Pietrantuono riprendono la questione Itrec nel quadro più generale della vicenda Trisaia. Argomento di grande interesse, in qualche misura legato al tema spinoso del deposito nazionale di scorie radioattive in ordine al quale il Governatore lucano ribadisce il suo NO se l'ipotetica scelta dovesse individuare la Basilicata quale discarica nucleare, come era accaduto all'epoca della rivolta antiscorie.
Per il territorio lucano sarebbe uno sfregio da non consentire, peraltro alla vigilia di Matera 2019 un appuntamento che ribadisce l'importanza di questa terra in uno scacchiere internazionale, in cui cultura e ambiente sono davvero entitá imprescindibili.

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