lunedì 25 agosto 2014

DIECIMILA BAMBINI ABBANDONATI


                             
         Rappresentanti di Stati Africani al Convegno del GVS di sant'Anna

L'infanzia dimenticata, abbandonata, sfruttata. Orribile a dirsi, altro che!
Save the Children lancia l'allarme nel corso della trasmissione Prima di tutto di Radio Uno Rai: circa diecimila bambini non accompagnati sono in balia di un destino incerto e crudele, in seguito agli sbarchi ormai continui di migranti sulle coste italiane. E ben 28 mila minori sono oggetto di sfruttamento in Italia con il rischio di essere rapiti e destinati al turpe mercato clandestino degli organi.  
Eritrea ed altri paesi hanno il triste primato in questa graduatoria con migliaia di sventurati, "venuti al mondo come conigli" e quindi destinati ad affrontare una vita infame. La Libia con la guerra civile rappresenta poi un altro terribile focolaio.
C'è da chiedersi se si possa rimanere indifferenti difronte a una catastrofe del genere o se, piuttosto, non sia necessario raccogliere l'invito di Save the Children e di altri organismi a indurre l'Unione europea ad affrontare la questione. 
Non una sola parola è stata spesa finora dalla più forte organizzazione del Sud (almeno tra le più forti) che opera a Potenza, espressione della Parrocchia di Sant'Anna. Vale a dire il Centro adozioni internazionali legato al Gruppo Volontariato e Solidarietà. Nonostante i vari appelli, il convegno di giugno svoltosi a Potenza, che doveva rappresentare un momento di analisi e di approfondimento del fenomeno, ha letteralmente ignorato il tema dell'infanzia abbandonata, in attesa di famiglie o di organizzazioni in grado di occuparsi del futuro di questi minori.
Un dato fortemente negativo, non vi è dubbio, considerata peraltro la sfera di azione del Centro adozioni che opera a livello internazionale ed è riuscito a mobilitare capi di Stato e di governo di diversi paesi africani intervenuti al Park hotel nella prima sessione di lavori del convegno potentino.  
L'allarme lanciato da Save the Children induce a riflettere e rappresenta indubbiamente un monito per quanti seguono da vicino questi problemi: organismi a vari livelli ma anche singole persone non possono disinteressarsi del futuro di migliaia di esseri umani, praticamente usati come merce e abbandonati a sè stessi.   

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