giovedì 14 agosto 2014

BUON FERRAGOSTO



Buon Ferragosto a quanti non sanno cosa vuol dire un giorno di vacanza. A tutti coloro ai quali la vita non ha mai concesso nulla: nessun piacere, nessuna soddisfazione morale nè materiale. Nessun bene.  
Mi chiedo: ma esistono davvero persone del genere? Non so, temo di si. Ma vorrei credere che invece si tratta di puro pessimismo, di una visione esasperatamente drammatica dell'esistenza che in realtà non è cosa prodotta soltanto dagli uomini.  La materia, a sua volta, non nasce dal nulla. 
Convinciamoci. E chi ci guida ci consente di non smarrirci.
Allora buon Ferragosto, anzi buona festa dell'Assunta, a chi ha fede e sa alimentarla con la sua ragione e con il suo intelletto. A chi vive l'incubo della guerra. A chi è costretto a sottostare ad ogni forma di violenza. 
A chi manca dalla propria casa e dai propri affetti da tempo o da un giorno:  sembra un paradosso augurare di trascorrere una serena giornata a chi è nelle mani degli aguzzini, di persone feroci come belve. Invece non è un paradosso perché chi vive momenti terribili ha bisogno di credere in un domani migliore. Di fare spazio nel suo cuore a una speranza fondata non  certo sulla semplice illusione.  In fondo al tunnel si scorge sempre la luce. Non vi è dubbio!
Buon Ferragosto ai due marò inchiodati da tempo in India. 
Buona festa, infine, di speranza e di pace ai lucani, perché abbandonino l'idea di essere fermi, bloccati a Eboli in un paese che avanza. La Basilicata e chi la governa ha bisogno di questa fiducia, che non è facile ottimismo. 
A maggior ragione il Ferragosto 2014 deve significare una svolta, se vogliamo tutti guardare avanti. Stanchi come siamo di guardare indietro con il cuore stracolmo di angoscia e di rabbia. Che non servono a nulla. 

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