domenica 28 settembre 2014

PETROLIO, VIGILARE SU AMBIENTE E SALUTE

Aldo Berlinguer non è disposto a transigere

                           
                            L'assessore all'ambiente della Basilicata Aldo Berlinguer




"L'ambiente richiede continua vigilanza, e un lavoro instancabile. Altrimenti, se ci si distrae un istante, ogni disattenzione diventa un rischio." 
Aldo Berlinguer, responsabile dell'ambiente nella compagine guidata in Basilicata da Marcello Pittella, non esita a mettere a nudo aspetti critici e serie preoccupazioni per la vicenda petrolio. Il suo contatto con la gente è ispirato al rigore del tecnico, ma anche alla necessità di far pesare sulle compagnie i problemi determinati dalle estrazioni di petrolio dal sottosuolo lucano. Che non sono pochi, e non si limitano ai barili e alle royalties.
Per mille motivi il ruolo della Regione, anzitutto, va svolto con acume e serietà, tiene a sottolineare. Un lavoro altrimenti inutile, anzi dannoso alla comunità dei lucani perché finirebbe per nascondere o minimizzare i veri scenari, destinati a non venir meno almeno per altri tre lustri, di pari passo con l'attività estrattiva.
Berlinguer pone l'accento sullo sviluppo, insieme a Paolo Galante consigliere regionale e al sindaco di Satriano, Vincenzo Pascale, in modo da non sentirsi in debito nei confronti di chi chiede lavoro e non vede la ricaduta del petrolio sulla vita degli abitanti di un territorio non limitato certamente alle zone di estrazione. Ma ben più esteso.
Chi fa i conti nelle tasche di Eni? Ecco un altro dei temi che finiscono per prevalere in un faccia a faccia tra popolazione e amministratori, intendendo questi ultimi come i guardiani di ciò che accade, ai quali è inevitabile chiedere conto di ogni cosa. 
Chiedere conto, infatti.  Il petrolio impone dunque un atteggiamento vigile. Non solo. Un atteggiamento che faccia sentire davvero il fiato sul collo a chi utilizza questa enorme risorsa e si sente per giunta padrone di tutto, territorio compreso.
Quanto poi alle sentinelle, Aldo Berlinguer non ha motivo di nascondere la testa sotto la sabbia e di sentirsi al riparo da ogni possibile critica. 
Vien fuori così il discorso sull'Arpab che l'assessore accetta di fare, su precisa richiesta, mantenendo fermo il suo proposito di premere per il massimo dell'efficienza di questa importante realtà, alla quale si affiancano - precisa - anche altri meccanismi regionali con  lo scopo di far sapere davvero tutto alle popolazioni. E' il caso dell'Osservatorio. 
Una vera rivoluzione si profila, dunque? C'è da augurarselo. Essa comporterà un impegno non lieve, con lo scopo di far luce su tutto. Finché questo è possibile, aggiungo.  
Intanto il tema della comunicazione è da ritenersi davvero prioritario. Davanti a un obbligo del genere non ci si può tirare indietro, pena il venir meno di certi obiettivi. E per giunta non di poco conto, soprattutto per quanto riguarda ambiente e salute. 

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