mercoledì 17 settembre 2014

BASILICATA, POLITICA E PETROLIO

 VITO DE FILIPPO, SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE, È OTTIMISTA

                       
                                             Vito De Filippo (foto R.De Rosa)

In un clima che definire teso significa usare un eufemismo, crescono disorientamento e lotte intestine nella piccola Basilicata che qualcuno vorrebbe, non da oggi, smembrare. Per non dire annullare. Cancellare. 
La politica fa da sfondo a tutto questo mentre  ci si chiede dove la barca stia andando. Verso quale deriva.
Il petrolio, lo Sblocca Italia, e Renzi sono gli ingredienti base di un contrasto destinato a non attenuarsi minimamente. Il PD vive una delle stagioni più turbolente con uno scontro tra i vari membri simile ad una tempesta in mare aperto. C'è da tutelare posizioni personali, ruoli diversi, importanti capisaldi del potere a livello istituzionale e sul piano strettamente personale. Il tutto si risolve in una competizione dai toni aspri, caratterizzata spesso da picchi di assoluta intolleranza per le posizioni altrui.
Le dimissioni dal Partito di Vincenzo Folino rappresentano in ogni caso un precedente di rilievo nazionale. Non siamo in presenza di una tempesta in un bicchier d'acqua. Si tratta di un gesto che ha valenza politica e denuncia una sofferenza per la qualità dei rapporti interni e per il modo di strutturarsi di questa formazione in cui la prevalenza degli uomini sull'idea partito è ormai rilevante. 
In questo clima turbolento lo Sblocca Italia assume la caratteristica di un elemento di accelerazione dei distinguo. Una voce, intanto, si leva in difesa del provvedimento e della linea del Presidente del Consiglio dei Ministri. E' quella del sottosegretario Vito De Filippo che non vede nelle misure del governo un elemento di negatività.

"Non credo che in questa fase siano aumentate le difficoltà nel rapporto Basilicata Governo, almeno rispetto al passato. Un governo che spinge verso le riforme e il cambiamento dovrebbe trovare in questa regione del Sud un punto di riferimento importante. Sono convinto che troveremo una fruttuosa relazione nei prossimi anni. Bisogna fare in modo che questo rapporto si rafforzi e diventi ancor più utile e positivo per la Basilicata."

Tuttavia la richiesta di Renzi va ben oltre le soglie attuali di estrazione del greggio e supera addirittura anche il limite dei 180 mila barili giorno. 

"Oggi intanto sono autorizzati non più di 154 mila barili al giorno, il che non è poca cosa. Qualsiasi richiesta di aumento di questi livelli deve essere sottoposta alla valutazione di organi democratici, delle istituzioni, delle forze sociali di questa regione. Qualunque aumento di produzione non può che prevedere, d'altro canto, sistemi più sofisticati di controllo dell'ambiente e della salute. Sicuramente c'è una esigenza dell'Italia di disporre di nuova energia in un contesto geo politico internazionale, ma qualunque richiesta di aumento di produzione del petrolio alla Basilicata richiederà un tavolo istituzionale adeguato."

La Basilicata continuerà dunque ad avere un ruolo?

"Io penso assolutamente di sì."

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