mercoledì 28 maggio 2025

TRA SCIENZA E FUTURO, LA CARDIOLOGIA DEL SAN CARLO



                                 



Una grande realtà, il san Carlo di Potenza, con annessa facoltà di Medicina e Chirurgia: inevitabile chiedersi cosa questa struttura rappresenta già oggi in termini di ricerca, di studio, e di conoscenza in senso ampio. Non solo un presidio sanitario.  

Quali sono appunto gli obiettivi in campo scientifico? E, di conseguenza, quale il posto che la Basilicata è riuscita a guadagnarsi per superare una buona volta il vecchio retaggio di “eterna” periferia della scienza? Una sorta di marchio indelebile che ha accompagnato a lungo questa terra del Sud, dotata di grandi cervelli e di risorse ma, pur tuttavia, condannata per decenni a rimanere al palo? 

Ecco la questione di fondo, da affrontare senza incertezze in una prospettiva non breve e tutt’altro che irrisoria.

Dunque il tema della scienza in primo piano. Corre l’obbligo prendere atto dei progressi che diverse strutture ospedaliere fanno registrare, tra queste  la Cardiologia, guidata dal prof. Eugenio Stabile,  in un clima positivo di stretta collaborazione con i pazienti. 

Prevalgono da tempo metodiche innovative, forme e modalità d’intervento all’avanguardia mentre la struttura appare sempre più capace di attrarre pazienti anche da fuori regione, grazie al richiamo di alcuni risultati destinati a incoraggiare quell’autonomia di scelte e di programmazione cui la struttura giustamente aspira, non per eccesso di orgoglio quanto per un dato oggettivo destinato a farsi largo nel quotidiano. L’autonomia decisionale e operativa appare infatti un elemento di prima misura nel campo della programmazione, a breve e lungo respiro. Come in economia, così anche in medicina.

Spazi enormi con nuove costruzioni, ogni giorno sempre più evidenti, disegnano per il futuro realtà assistenziali finora inesistenti o, meglio, legate a una ipotesi più contenuta del ruolo dell’ospedale. Laboratori, centri di ricerca e di analisi. La scienza nasce appunto  dalla progettualità di manager e medici all’altezza del compito, ecco la sfida avendo Potenza come riferimento diretto due realtà consolidate e di antiche tradizioni, Bari e Napoli.  

Anche questa una sorta di garanzia per la crescita affidata alle scelte da compiere. Radicare la scienza al territorio e ai suoi protagonisti. E’ un banco di prova, un elemento di forza da valorizzare e rilanciare.

Certo, molta strada rimane da percorrere. Ma il cammino in salita non scoraggia nessuno e non è poco. 


                             

                             Il Prof. Eugenio Stabile

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