lunedì 5 maggio 2025

TREROTOLA, DALLA PARTE DEI PAZIENTI



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Una società aperta, quella che auspichiamo. Fatta di compenetrazione nei problemi degli altri e di umanità, soprattutto. Ma dove sono questi valori? Ce lo chiediamo più volte aspettando una risposta e sapendo bene che non arriverà. O, se arriverà, sarà non del tutto soddisfacente. 

Il caso di una farmacia di Potenza, in alcuni quartieri marginali della città, Chianchetta e Macchia Romana, sembra cadere a proposito al punto da spingere a interrogarmi su cosa debba essere davvero una farmacia, se soltanto un negozio di medicine o, piuttosto, una mano tesa verso chi soffre e chiede informazioni sulla malattia, sulle cure, sui medici.

I malati hanno bisogno di sapere: la conoscenza aiuta, moltissimo. Conoscere a fondo la realtà non è poco e forse apre spiragli di luce, proprio nel momento in cui sembra essere stato superato lo stadio negativo di una periferia della scienza, priva di autorevolezza.

In questo lavoro condotto da decenni per vocazione, i Trerotola aprono ogni giorno le porte ai tanti pazienti  legati ai loro farmacisti di sempre, in un clima diverso nella farmacia più antica e più giovane non solo della città, ma della Basilicata e del Sud dove la gente ritorna su sé stessa, s’interroga, trova delle risposte, pone mille interrogativi. E si sente anche più sicura.

Ottima idea nel momento in cui scienza e società stabiliscono un patto inevitabile: la scienza consolida il suo ruolo di garante in nome del fondatore storico, il compianto dottor Nicola, uomo di grandi doti e di vasta esperienza, a disposizione del pubblico.      


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