sabato 24 maggio 2025

PARMENIDE, L'ETERNO SCONOSCIUTO




                                  




Si studia senza interruzione, si continua a scavare nelle zone archeologiche di Velia e di Paestum, gioielli della Lucania antica, dove si fa incessante la ricerca di un passato da sottoporre all’attenzione del grande pubblico: quasi una sfida quotidiana con risultati tutt’altro che modesti.  

Purtroppo sfugge che quel territorio, ricchissimo di testimonianze di tempi lontani ma sempre presenti, sono stati la patria di un grande fisolosofo, Parmenide di Elea,(Velia, Ascea oggi) vissuto tra il VI ed il V secolo a.C. autore tra l’altro di un poema intitolato Intorno alla Natura. Grande lavoro. Scrive Leon Robin, tra i maggiori studiosi del pensiero greco: “Salito su di un cocchio, il filosofo è condotto dalle Eliadi (le figlie del Sole) dove si dividono le vie della Notte e del Giorno.” Bellissima immagine letteraria, non vi è dubbio. 

Parmenide non si limita tuttavia a queste poche battute.

Intorno alla Natura ha molti significati. Anzitutto che il problema del rapporto con l’uomo, costruttore e distruttore al tempo stesso, ha origini antiche. Non è invenzione dell’oggi, del nostro tempo. Non solo. Sostiene inoltre il filosofo di Velia: “l’Essere è, e non è possibile che non sia” ed è anzi “la via della certezza, poiché essa tiene dietro alla Verità”. Gli fa eco Leon Robin: “Ciò che regola la verità della conoscenza è pertanto la realtà dell’oggetto”, vale a dire ciò che ci circonda ed è in prossimità. Il non essere, per Parmenide, è infatti da ritenersi ben altra cosa. Una nullità, priva di essenza.

Discussione destinata a protrarsi all’infinito, tra gli studiosi del grande pensatore che comunque rimane patrimonio di una terra dalle grandi tradizioni culturali, non vi è dubbio. 

Sarebbe auspicabile per  mille  ragioni che la direzione di Paestum e Velia decidesse di inoltrarsi su questo percorso: la storia del pensiero greco non è un modo astruso e incomprensibile di guardare alla realtà contemporanea. Meno che mai appannaggio di poche menti. Sicchè se oltre a illustrare le scoperte archeologiche, ed i risultati delle più recenti ricerche in materia, si parlasse di una figura radicata nel nostro mondo qual è appunto Parmenide di Velia, si darebbe vita a una operazione di ampio respiro e sicuramente di alto profilo destinata a dare i suoi frutti, anche nel confronto con le università italiane e straniere. Non sarebbe certo una scelta marginale, al contrario destinata a dare i suoi frutti, realisticamente!  

 


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