domenica 26 ottobre 2014


PETROLIO, LAVORO E 
DISSESTO IDROGEOLOGICO

Mario Tozzi in Basilicata non risparmia i suoi strali

                              
                       il geologo Mario Tozzi (foto R.De Rosa)

Di corsa in autobus su per i monti della Val d'Agri, in una escursione guidata organizzata da Naturarte e dal Parco dell'Appennino. Mario Tozzi, il geologo autore  di varie trasmissioni televisive non smette di tuonare contro il petrolio che non dá sviluppo e contro quel dissesto idrogeologico responsabile di tanti disastri, al Nord ma non solo. Vede una terra diversa, una Basilicata cambiata, in cui la ricchezza accumulata dai petrolieri coincide purtroppo con gli accresciuti bisogni della gente e con l'incessante richiesta dei giovani di quel lavoro spesso introvabile. Specie per chi non ha santi in paradiso. 

Tozzi, il Suo giudizio sulla Val d'Agri oggi qual è.

"Un territorio che ha cambiato molto fisionomia, radicalmente. Il territorio era diverso, completamente diverso fino ad alcuni anni addietro. La campagna era predominante con le sue colture, i suoi meravigliosi colpi d'occhio. 
Questa spinta pseudo industriale,  così mi piace definire le estrazioni di petrolio,  ha provocato un cambiamento che non mi sembra in linea con la vocazione della regisone: ci sono tante concessionarie, le banche hanno un ruolo diverso. I ritmi di vita sono diversi."

C'è anche una gran massa di denaro nelle casse delle compagnie petrolifere.

"Certo non nelle tasche dei lucani. L'estrazione petrolifera è un'attività molto redditizia per chi ha in mano i pozzi, il territorio subisce gravi conseguenze: o c'è il disastro ambientale, come è accaduto a Trecate nel parco del Ticino, per non parlare della Nigeria o del Golfo del Messico: quando c'è un problema non è mai lieve. Mai di poco conto.
I pozzi non si traducono mai in un vantaggio, un vantaggio economico per le popolazioni. 
Peraltro non si pagano meno le bollette dell'energia. I costi sono  uguali ad altri luoghi, e in Basilicata si registrano  addirittura prezzi maggiori. Non c'è una maggiore occupazione e ci si trova ad avere snaturato un territorio che invece poteva puntare sulle sue carte, sulla sua vocazione agricola, turistica, paesaggistica."

È compatibile questa attività di estrazione del petrolio con la sismicità dei luoghi e con le condizioni generali della Val d'Agri? 

"Direi di si, ma tuttavia occorre tener conto dell'assetto idrogeologico dei luoghi. Le opere per impiantare l'attività estrattiva determinano movimenti di terra e altri fattori. Bisogna considerare poi quella minore propensione alla tutela dell'ambiente, che non è un particolare da nulla. Questo, in ogni caso, è un territorio ad alto rischio sismico, con cui bisogna sempre fare i conti. Oltre ad una elevata instabilità dal punto di vista idrogeologico, dalle conseguenze non sempre lievi. Tutt'altro."

Se dovesse dare dei consigli alla Regione Basilicata, ai suoi amministratori, cosa direbbe. Quali priorità indicherebbe.

"Prima di tutto se vogliamo una regione sicura che pongano fine immediatamente al consumo dei suoli. Basta con le costruzioni di case. Tutta l'Italia è stracostruita.  Consumo zero da oggi in poi."

Ma si continua a costruire senza sosta, nonostante la crisi. Le imprese cercano nuove aree edificabili e fanno appello ai comuni, spesso in nome della fame di lavoro. 

"Oggi non c'è più un vantaggio economico sulla vendita degli appartamenti, ma sulla rendita fondiaria. Non si vendono gli appartamenti ma genera reddito il fondo o gli edifici di proprietà. 
Le nuove costruzioni generano o accentuano sensibilmente il pericolo di frane  e  smottamenti del terreno e  anche le possibili ripercussioni dovute a una diffusa sismicità: il pericolo delle conseguenze provocate dai terremoti è accentuato dalla precarietà delle zone sulle quali le abitazioni sono state costruite. C'è da valutare anche questo aspetto. Fiumi intombati, case costruite nell'alveo dei corsi d'acqua  sono scelte che andrebbero messe al bando. Se si vuole una certa sicurezza, per i cittadini e per l'ambiente."

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