Il Pertusillo (De Rosa- Riproduzione Riservata)
60 milioni di metri cubi di acqua, una enormità. Tanti ne occorrono per placare la grande sede delle campagne ai confini tra Basilicata, Puglia, Calabria e Campania dove l’agricoltura non è soltanto una risorsa locale, quanto un indicatore della crescita economica nel rapporto con i mercati.
Carmine Cicala, responsabile del settore per la Basilicata, traccia un quadro della situazione in atto e interviene aprendo una nuova fase di interlocuzione, con la Puglia anzitutto.
“Garantire la tenuta del comparto agricolo lucano, cuore economico e sociale del territorio.” Un impegno non da poco, tutt’altro.
Una lunga trattativa è intercorsa con la Regione Puglia, precisa Cicala, allo scopo di mettere a punto un piano che preveda nei dettagli l’erogazione della risorsa acqua e, in particolare, una mappa dei prelievi. Questione assai rilevante, quest’ultima, finalizzata a stabilire con rigore lo stato delle cose. 50 milioni di metri cubi sullo schema del Sinni per il periodo giugno dicembre, 30 milioni dal Pertusillo, 6 milioni dall’Ofanto, tramite l’invaso di Conza in Campania.
Rigore e attenzione sembrano essere, anzi sono, gli ingredienti fondamentali per affrontare una crisi idrica, connessa ai mutamenti meteo, dagli sviluppi non del tutto prevedibili.
Fare i conti con la Puglia, dunque con la quale da anni è aperta una trattativa ma senza molti risultati. Ecco il nodo da sciogliere nella prospettiva del medio lungo periodo. Porre mano, quindi, al risanamento delle reti idriche, stabilire regole precise per l’uso dell’acqua nelle metropoli pugliesi (Bari anzitutto) ma anche nelle piccole realtà con migliaia di utenti da dissetare.
Un piano che include la Galleria di san Giuliano, il rifacimento del coronamento della diga di Monte Cotugno, l’invaso del Rendina. Progetto gigantesco che Cicala ritiene di avviare in concreto nel giro di alcuni mesi con rigore e determinazione, nei confronti di un po’ tutti gli “utenti”, Puglia, Calabria e Campania con lo sguardo rivolto al futuro, realisticamente sempre più vicino, anzi dietro l’angolo.
L'Acquedotto del Frido (De Rosa)
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