sabato 3 ottobre 2020

IL SINDACATO SCRIVE AL PARCO

 Il Segretario generale della UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli, ha inviato al Presidente del Parco nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, Giuseppe Priore, la lettera aperta che pubblico di seguito. Lo scopo della missiva è di aprire un dialogo non occasionale con la realtà delle aree protette per favorire lo sviluppo e costruire le premesse per una crescita economica del territorio in linea con le attese delle popolazioni.



Egregio Presidente,

la UIL di Basilicata guarda da sempre con attenzione alle potenzialità inespresse del nostro territorio, in primis quelle legate al patrimonio “verde” rivendicando con forza un Piano di forestazione produttiva in termini di occupazione, sinergia e nuovo sviluppo.

Siamo convinti che esista una stretta relazione tra beni comuni, identità e futuro della nostra regione. Una relazione che tuttavia deve essere intessuta, architettata perché non è un dato naturale: serve un Piano di sviluppo economico e sociale partecipato, serve concertazione tra mondo istituzionale, associativo, imprenditoriale, anche interregionale, in grado di dare ascolto e fornire risposte ai bisogni dei territori, ancor più in questo momento di crisi generato dalla pandemia.

Ci vogliono le basi di un nuovo costruire nella direzione di una transizione sostenibile ed ecologica: ambiente, foreste, energia, acqua, borghi e medie città vivibili, come moltiplicatori di opportunità per il lavoro, l’impresa e le famiglie.

Dobbiamo pensare a nuove domande che rispondano a un’altra idea di crescita basata su nuovi stili di vita e un’idea più ricca di benessere.

Per farlo occorre produrre una nuova offerta, ma prima di tutto occorre una discontinuità di carattere culturale superando logiche meramente manutentive ed assistenziali, superando interessi consortili che per troppo tempo hanno inficiato la capacità dell’Ente Parco Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese di promuovere sviluppo e crescita economica.

Il tema dei parchi rappresenta un richiamo formidabile per la messa in moto dell’economia, grazie a un turismo di qualità e ad altri interessi. I parchi non sono aree recintate: un esempio è il Parco nazionale dell’Adamello Brenta che nei giorni scorsi ha dotato gli allevatori del luogo di sistemi GPS per migliorare il pascolamento del bestiame e andare a incidere sulla qualità dei prodotti lattiero caseari. Una scelta innovativa e di grande interesse, da prendere a esempio. La Basilicata, grazie ai Parchi, può diventare ancora di più regione d’Europa e del mondo. Matera del resto lo dimostra.

Lavorare sulle foreste, come lavorare sull’acqua, sull’assetto del territorio, è cosa che riguarda l’identità della regione.

Si tratta di favorire processi che non possono più attendere, processi in cui le generazioni possano riconoscersi e trovare opportunità, consegnando un’identità alla Basilicata da sfruttare e che sarebbe giusto (e ora) che sfruttasse. Quale momento migliore se non quello attuale approfittando dell’impronta green della New generation Eu.

Sicuro della comunanza di intenti per il ruolo di soggetti partecipi di sviluppo e manifestando la disponibilità della UIL di Basilicata a una discussione sui temi esposti, porgo i miei più cordiali saluti

Il Segretario Generale UIL Basilicata Vincenzo Tortorelli


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