domenica 2 settembre 2018

LE "TRE GOCCE D'ORO" AL MIELE DELLA SERRA DEL PRETE


                         
                                                       

Linea Verde festeggia le Gocce d'oro


Ha tonalità ambrate, ma diverse tra loro. Evoca il cibo degli dei il miele della Serra del Prete, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, e richiama alla mente antiche tradizioni legate a un’agricoltura naturale, senza veleni né pesticidi. Quell’agricoltura di ieri che oggi rivive nel lavoro paziente e ininterrotto di Pietro Civale e della sua famiglia, riconosciuto a livello nazionale dall’Osservatorio del miele a Bologna con le Tre gocce d’oro nel 2016 e nel 2017. Ma anche nei contesti internazionali con una medaglia d’oro e una d’argento, conquistate recentemente.
Qualcosa di più di una semplice risorsa da mettere a frutto. Una ricchezza vera e propria per il Parco che vede nei prodotti della natura la certezza del suo domani: il miele è in fondo il cibo naturale più vero, e al tempo stesso tra i più antichi. Come del resto sono le erbe officinali, oggetto di studi da parte del medico scienziato di Viggianello, il paesino della montagna calabro lucana in cui visse e operò Vincenzo Caporale che fece del piccolo centro uno dei punti focali  dei suoi studi riconosciuti dall’università di Napoli nella lontana stagione in cui ci si rivolgeva alla natura per avere risposte. E lui, il dottor Caporale, le risposte le dette anzitutto ai suoi concittadini, a quanti lo interpellavano per gravi questioni di salute considerate spesso irrisolvibili.
Nei cibi e nelle erbe il Pollino affonda, dunque, le sue radici facendo del miele della Serra del Prete un alimento prelibato che incontra il consenso dei consumatori. Un sostituto prezioso di cibi “moderni”, dicono Pietro e Giuseppina Civale, ottima collaboratrice in questa attività di famiglia ben lontana da conservanti e coloranti, soprattutto dalla chimica dell’industria ormai affermata per necessità nel nostro tempo. Un prodotto dai tanti sapori che s’incrociano e si integrano fino a disegnare un ventaglio di gusti davvero fantastici e spesso imprevedibili. 
Ma c’è anche una vicenda umana, purtroppo molto triste,  legata al miele e all’apicoltura della Serra del Prete. Qualche mese fa la moglie di Pietro, Maria Joao Rodrigues,  è morta in seguito a choc anafilattico provocato  dalla puntura di un’ape. Lei, arrivata in Basilicata dal Portogallo, amava tanto l’attività del marito. Seguiva entusiasta l’azienda. Ne aveva fatto anzi la ragione della sua vita, spezzata proprio dall’attaccamento a quel lavoro che la vedeva in tuti i sensi protagonista di primo piano. 

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2 commenti:

  1. Grazie Rocco per aver menzionato la nostra realtà...
    Speriamo di proseguire sempre in questo bel progetto ideato da Maria Rodrigues...
    ..."Naturalmente ma Natureza"...

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  2. Grazie Rocco per aver menzionato la nostra realtà...
    Speriamo di proseguire sempre in questo bel progetto ideato da Maria Rodrigues...
    ..."Naturalmente ma Natureza"...
    Pietro

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